Attenuato il Covid, per gli alunni si pensava potesse essere un inizio anno finalmente sereno, tornando quantomeno alla normalità. E invece non per tutti è stato così. A Villabate, in provincia di Palermo, si segnalano alcuni disagi per i bambini del circolo didattico “Don Milani” che si vedono costretti a dover affrontare i doppi turni per poter frequentare la scuola. Ingressi scaglionati non per evitare l’affollamento come il Covid (purtroppo) costringeva, ma per mancanza di aule.
Succede infatti che nell’istituto si siano dovuti programmare dei lavori di ristrutturazione, evidentemente urgenti e non rimandabili. E fin qui nulla da obiettare. Ma il problema è stata la conseguenza di ciò, ovvero che nessuno si sia assicurato di dove portare le classi che in quelle aule fanno lezione.
“I lavori erano iniziati già nell’anno scolastico passato – spiega alla Tecnica della Scuola Pierpaolo Pino, un genitore – negli scorsi mesi era stato messo a disposizione un plesso con alcune aule che permetteva la collocazione dei bambini. Ma col nuovo anno scolastico, il plesso non era più disponibile, e dall’amministrazione comunale sono arrivate solo risposte negative. Alla richiesta dei genitori e del dirigente scolastico è arrivato un secco “Non ci sono locali idonei per ospitare le scuole nel territorio”. Così, non resta altro che affrontare i doppi turni (8/13 e 13.30/18.30) con tutti i disagi che questi comportano”.
Già, perché si tratta di bambini di scuola elementare (dalla prima alla quinta) che, dovendo entrare a scuola alle 13.30, non possono svolgere nessuna attività pomeridiana, creando anche disagi ai genitori alle prese con i propri orari di lavoro.
Insomma nessuna soluzione al momento, nonostante le proteste dei genitori, che temono la situazione possa non essere tanto temporanea. La fine dei lavori infatti è prevista per gennaio 2023, ma il rischio in questi casi è che la scadenza possa prolungarsi. “Peraltro – afferma Pino – ci è stato detto che la scuola l’anno prossimo sarà sovradimensionata”.
Un altro problema riguarda poi i mezzi di trasporto che spesso “faticano a trasportare gli studenti delle superiori nella vicina Palermo perché stracolmi” spiega ancora il genitore. Insomma, andare a scuola dovrebbe essere un diritto e a condizioni normali, senza dover fare i cosiddetti salti mortali.
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