Al giorno d’oggi, si sta discutendo per rendere perseguibile la possibilità di conseguire più lauree contemporaneamente e dell’abolizione del valore legale della laurea; con questo articolo, partendo dalla descrizione dell’utilizzo dei “CFU” nel sistema universitario Italiano e come viene tramutato il loro valore con il trasferimento presso un’altra università dello stesso territorio nazionale, renderò possibile aumentare la consapevolezza del divario di quanto tutt’oggi il sistema universitario ci offre e quanto invece dovrebbe già essere perseguito dallo stesso.
Chi ha una cultura degli ambienti Universitari, conoscerà l’utilizzo dei CFU “(crediti formativi universitari), introdotti nel sistema per favorire la continuità degli studi, non solo all’interno del territorio Italiano, ma equivalendosi con i valori degli “ECTS” (Sistema europeo di trasferimento e accumulo dei crediti), quest’ultimi utilizzati anche all’interno di stati esteri, rendendo possibile la continuità degli studi anche tra e con essi.
Non tutti, invece, conoscono determinate situazioni, quali potrebbero insorgere durante il cammino da studente Universitario e causare addirittura la perdita dell’intera carriera didattica.
Ebbene, durante la mia carriera Universitaria, dopo aver trascorso 8 anni da studente universitario presso una sede dell’università degli studi di Milano, nonostante Dottorando, in quanto gli esami mancanti per la conclusione della laurea triennale, erano: l’esame di tirocinio e la prova finale, decisi di fare il trasferimento presso l’università degli studi di Catania.
Oggi sono già al mio primo anno fuori corso presso l’università degli studi di Catania e lo sto trascorrendo con un senso d’insoddisfazione, causato dalla sgradevole esperienza nel risultato ottenuto con la procedura di trasferimento, principalmente derivante dal fatto che: “Mai” mi sarei aspettato che con il trasferimento d’Università, all’interno del territorio Italiano, dal corso di laurea in Infermieristica al corso di laurea in Infermieristica, mi sarebbero stati cancellati gli esami già sostenuti, quali dovrei nuovamente superare se volessi laurearmi.
Mi veniva riferito come causa della mancata convalida degli esami superati: il fatto che alcuni esami venivano già convalidati una prima volta nella carriera precedente (durante il cambio d’ordinamento) e per questo non possono essere nuovamente convalidati, e perché il piano di studi precedentemente afferente ha un valore di CFU dei vari SSD (Settori scientifico disciplinare) inferiore rispetto al piano di studio adottato dall’Università di Catania.
Nonostante tutt’oggi aspetto conferma scritta sulle motivazioni elencate, ho ritenuto necessario rendere pubbliche le motivazioni fornite dall’ateneo collegando il tutto al preambolo di questo articolo.
La possibilità di perseguire contemporaneamente la doppia laurea, dovrebbe passare innanzitutto da una necessaria consapevolezza del sistema d’attribuzione e scambio dei CFU all’interno del sistema universitario, in quanto utili per permettere allo studente l’acquisizione di un valore nominale, quali rendono possibile il raggiungimento dei singoli titolo di studio, ad esempio 180 CFU per conseguire la laurea triennale.
Paradossalmente, l’Università degli studi di Catania non ha mai preso in considerazione il fatto che: nonostante i valori di CFU tra i diversi piani di studi siano differenti, essi hanno un’equivalente numero di ore di frequenza obbligatoria; ovvero: nel piano di studi di Catania, servono 7 ore di frequenza per l’acquisizione di 1 CFU, mentre nell’Università degli studi di Milano servivano 15 ore per l’acquisizione di 1 CFU, per cui ogni singolo SSD a confronto con il piano di studi di Milano risulta incrementato del doppio ma con un’equivalente carico didattico.
La discussione di rimuovere il valore legale della laurea, dovrebbe invece passare da una essenziale consapevolezza dell’esistenza di differenti “valori” già nel curriculum degli studenti, prima della possibilità di abolire il valore legale della laurea; di fatto, la mancata convalida degli esami con il trasferimento, deriva dal fatto che il valore delle “carriere universitarie” appaiono non equivalenti, seppure siano identici corsi di laurea dello stesso territorio nazionale.
Potremmo o meno essere d’accordi sulla possibilità di perseguire più lauree contemporaneamente o rendere abolito il valore legale della laurea, ma risulta necessario innanzitutto chiarire come la loro approvazione giurisdizionale possa tradursi nella pratica, considerando il divario da me riscontrato, durante la mia esperienza di trasferimento.
il lettore, con la mia esperienza, verrà a conoscenza che: nonostante prima del trasferimento avevo acquisito 142,5 crediti, in data odierna, l’università degli studi di Catania mi rende nota che la convalida è avvenuta per 57 credi.
Eppure stiamo parlando di:
-trasferimento tra scuole statali, in Italia e nello stesso corso di laurea
-insegnamenti con equivalente carico di lavoro didattico e programmazione didattica.
-trasferimento svolto con il titolo di dottorando (esami precedentemente mancanti: prova finale ed esame di tirocinio)
Concludendo, auspico che possa sensibilizzare la necessità di prestare attenzione sulla necessità di rivedere il sistema dei CFU, poiché al momento non garantiscono neppure la continuità delle carriere universitarie con un trasferimento presso lo stesso corso di laurea nel territorio italiano ed all’interno di scuole pubbliche, di fatto rendono annullabile il loro valore se si effettua un trasferimento; per cui, ritengo necessario che prima di discutere/approvare la possibilità di perseguire la doppia laurea, venga prestata attenzione sul ripartimento, convalidabilità ed equivalenza dei CFU, per permetterne la continuità non solo all’interno degli stessi corsi di laurea ma soprattutto al fine di non arrecare ulteriore carico didattico di tipo “doppione/ripetitivo”; inoltre, prima di discutere/ approvare dell’abolizione del valore legale delle lauree, di prestare attenzione sul fatto che: dalla mia esperienza, le carriere universitarie/curriculum , appaiono a priori privi di una valenza, neppure utili per rendere convalidabile un’equivalente numero di CFU tra i possibili piani degli studi; qualora verrà approvato l’abolizione della valenza legale del titolo di laurea, spero vengano predisposti accorgimenti per salvaguardare il valore dei curriculum degli studi dei singoli studenti, in quanto ritengo che siano valori inestimabili e imprescindibili e che dovrebbero svolgere la funzione di passepartout quantomeno per la continuità nel mondo accademico e non carta straccia come da mia esperienza.
Claudio Rallo
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