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Dottorato di ricerca, 125 euro in più per le borse. Il Decreto del Miur

Nella giornata del 26 gennaio il Minsistero dell’Istruzione ha pubblicato il decreto che stabilisce l’aumento mensile netto di 125 euro per ogni borsa di dottorato, come disposto dall’ultima legge di bilancio.

Gli aumenti

Il decreto, pertanto, stabilisce che a partire dal primo gennaio 2018 l’importo annuo della borsa per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca, attualmente fissato a €13.638,47, “viene determinato in €15.343,28 al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente” (art. 1). Inoltre, sul testo è specificato che resta valido l’incremento del 50% dell’importo della borsa di dottorato “in proporzione ed in relazione ai periodi di permanenza all’estero presso università o istituti di ricerca” (art. 2).

Il decreto fissa così l’importo netto della borsa di dottorato a 1132,72 euro mensili, con un aumento di €125,86 rispetto alla rata mensile stabilita in precedenza.

L’ultimo aumento nel 2008

L’ultimo aumento di borsa di dottorato risale a 10 anni fa, quando grazie anche ad una campagna dell’ADI (Associazione dottorandi e dottori d’Italia) l’importo minimo era stato portato da €800 a circa €1000.

“L’incremento delle borse è una scelta importante e molto attesa: il loro importo era fermo dal 2008. Averlo innalzato rappresenta un segnale di attenzione verso i giovani. È un investimento sul futuro”, dichiara la Ministra Valeria Fedeli.

La stessa associazione di dottori di ricerca saluta con entusiasmo la novità, che però avverte: “Oggi festeggiamo questa vittoria, ma da domani torniamo al lavoro. L’aumento attuale infatti continua ad essere inferiore (per poco più di €200 all’anno!) al minimale contributivo INPS (€15.548) per il riconoscimento dell’intera annualità della borsa di dottorato, come era nella richiesta avanzata dalla campagna ADI La borsa e la vita. Gli atenei italiani dovranno adeguarsi sin da subito alla nuova normativa, per cui invitiamo tutti i colleghi a segnalarci eventuali casi di inadempienza nel più breve tempo possibile”.

 

Fabrizio De Angelis

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