Il problema della mancanza di comportamenti educati tra gli adolescenti a scuola è ormai diventata una vera e propria emergenza, in quanto c’è proprio una totale assenza di rispetto delle regole, anche di quelle più elementari.
Ci sono alunni che alla prima ora entrano in classe e, nonostante la presenza dell’insegnante, non salutano e non dicono nemmeno più “buongiorno”, poi sbattono lo zaino sul banco.
Poi il docente inizia a fare l’appello e spesso accade che l’insegnante deve più volte ripetere il nome dell’alunno perché o è distratto o non ascolta non risponde “presente”. Dopo aver sistemato il registro elettronico con il riporto delle assenze e delle relative giustificazioni ed eventuali ritardi allora può finalmente iniziare la sua lezione. E sono passato oltre venti minuti.
Ma non è finita qui perché poi ci sono gli alunni che alla richiesta del docente di prendere il libro e il quaderno passa ulteriore tempo in quanto l’alunno svogliato incomincia ad aprire lo zaino molto comodamente e se l’insegnante lo riprende gli risponde sgarbatamente e senza mezzi termini. Poi arriva il momento della ricreazione e lì si notano altre scorrettezze educative di alunni che non restano seduti ai propri banchi, che gettano le briciole del panino o della merendina per terra e l’insegnante che vigila deve invitarlo a raccogliere le cartacce e riporle nel cestino.
E dopo inizia la continua richiesta di recarsi in bagno che interrompe spesso il prosieguo della lezione. E poi c’è la richiesta del “posso bere”, del “posso gettare la carta” e così via, situazioni che creano ulteriori sospensioni. Insomma una lezione tranquilla e serena non si può svolgere. E poi ci sono gli alunni indisciplinati che non possiedono proprio il rispetto dell’ambiente in cui si trovano.
La colpa di tutto questo ovviamente è da attribuirsi alla famiglia che, purtroppo, non educa più, non insegna più il rispetto delle regole e questo va a detrimento del docente che si deve sobbarcare l’onere di far apprendere agli alunni più che le conoscenze e le competenze l’ABC delle norme educative e comportamentali.
L’insegnante, insomma, che diventa il surrogato dei genitori che, è brutto ammetterlo, non sanno più svolgere il mestiere di essere genitori e quindi delegano tutto alla scuola che deve colmare queste gravi e inderogabili lacune educative.
Mario Bocola