Il Dpcm 3 dicembre ha previsto il rientro in presenza per il 75% degli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio prossimo. Ma come si svolge l’attività didattica prima delle vacanze natalizie?
Così ha risposto il MI, con una FAQ aggiornata al 10 dicembre:
“Nelle scuole secondarie di secondo grado, fino all’inizio delle vacanze natalizie, il 100% delle attività continuerà a svolgersi a distanza per tutti gli studenti. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali. Dal 7 gennaio 2021, invece, nelle c.d. zone gialle e arancioni le scuole adotteranno forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli artt. 4 e 5 del Dpr 275/ 99 in modo che al 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza (Nota Dipartimentale n. 2164 del 09/12/2020).“
Dal Dpcm apprendiamo che permane la suddivisione del nostro paese in aree “colorate”. In particolare, vengono indicate le misure più restrittive previste per le zone arancioni e zone rosse.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la scuola, il Dpcm, all’art. 3 riguardante le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (aree rosse), conferma che, fermo restando lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza dalla classe seconda delle medie in poi.
Quindi, se una Regione dovesse essere dichiarata in “zona rossa” dopo l’Epifania, le scuole superiori resteranno a distanza, insieme alle classi seconda e terza delle medie.
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