Il Comitato Precari Uniti per la Scuola, in rappresentanza della stragrande maggioranza dei precari storici, ringrazia ancora una volta le forze politiche di questo Governo che hanno proposto e sostenuto il DL PA bis che, con il DPCM di prossima pubblicazione, consentirà a TUTTI i precari triennalisti di scuole statali e paritarie, dopo una lunga attesa, di conseguire l’abilitazione all’insegnamento.
Restiamo, pertanto, in attesa della disciplina e dell’attivazione dei percorsi abilitanti da 30 crediti per i docenti con almeno tre anni di servizio, auspicando che vengano evitati trattamenti di favore per gli iscritti, non vincitori, del Concorso Straordinario bis.
Qualcuno, direttamente interessato, continua a chiedere alla politica di apportare modifiche al Concorso Straordinario bis già chiuso, le quali produrrebbero soltanto ingiustizie e ulteriore disparità di trattamento per i 4/5 dei precari. Riteniamo inaccettabili le loro reiterate pretese di precedenza di accesso ai corsi di abilitazione, così come ulteriori richieste di inique e discriminatorie graduatorie di merito.
Vogliamo ribadire che tale Concorso era stato bandito per coprire posti rimasti scoperti in procedure concorsuali precedenti (da qui l’esiguità delle posizioni disponibili) e che il bando prevedeva l’abilitazione e il ruolo solo per chi risultasse vincitore. Gli iscritti non vincitori non hanno pertanto conseguito alcuna idoneità, né possono rivendicare una graduatoria di merito per l’assuzione.
Esprimiamo pertanto la necessità che l’accesso DIRETTO, senza selezione e senza numero chiuso, ai percorsi formativi abilitanti all’insegnamento mediante scaglionamento, venga garantito INDISTINTAMENTE a TUTTI I TRIENNALISTI, così come previsto dalla Legge 10 agosto 2023, n. 112. I partecipanti NON VINCITORI al Concorso Straordinario bis avranno così la possibilità di abilitarsi, essendo in possesso del requisito dei tre anni di servizio, come tutti gli altri.
Siamo certi che le forze di governo, che stanno affrontando concretamente il problema del precariato nel mondo della scuola, anche offrendo la possibilità di abilitazione a tutti gli aventi diritto, agiranno per il buon andamento dell’amministrazione e per il bene e la tutela della categoria nella sua interezza, senza prestarsi ad azioni di parte, a vantaggio di un gruppo e a scapito degli altri.
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola
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