Intervenuto alla scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna (Vr), il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato agli studenti della scuola e dei temi attuali:
“Ho avuto degli straordinari insegnanti nella mia vita, a scuola, all’università, sia quando ho studiato negli Stati Uniti che in Italia. Mi hanno dato tanto e gli sono riconoscente. Quanti insegnanti bravi ci siano la gente non lo capisce, sono tanti e bravissimi, in un certo senso li avete davanti. Sono quelle persone che non solo si sacrificano, il sacrificio dà l’idea di una persona che è triste e che deve far qualcosa perché lo deve fare, ma si divertono a star con voi e sono coloro che vi danno l’inizio, i primi messaggi della vita, sono coloro che vi dicono “ma tu che hai fatto?”, sono coloro che vi aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi e gran parte di loro lo fanno col sorriso ”.
“La guerra è come quando per strada vediamo uno grande e grosso che picchia un più piccolo – afferma il premier – adesso quello più piccolo è cresciuto e si difende bene, ha tanti amici. I cittadini russi non sono colpevoli di ciò che fa il proprio governo, non sono i nostri nemici. Ho chiesto a Biden di chiamare Putin.
Devo ringraziare le scuole italiane che hanno accolto migliaia di studenti ucraini, facendoli sentire a casa”.
“Bisogna guardare al futuro come un’opportunità non come un rischio. Il futuro è lì perché ve ne impadroniate. Il futuro è una partita da giocare e da vincere. E niente ansia, mi raccomando.
Spero che con l’anno prossimo non ci sia più bisogno della mascherina, grazie ai vaccini. So quanto avete sofferto. La cosa importante alla vostra età è stare insieme”.
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