Attualità

Draghi blocca l’export in Australia di AstraZeneca, il vaccino dei docenti

A che punto sono le forniture del vaccino docenti AstraZeneca? In arretrato, tanto che Draghi ha bloccato l’invio di 250mila dosi di AstraZeneca prodotte nello stabilimento italiano di Anagni all’Australia. L’Italia è il primo Paese dell’Unione a farlo, in accordo con l’UE e con le nuove regole che si è data per impedire l’export di vaccini finché le consegne al nostro Paese (e in generale all’Unione) non siano in pari rispetto ai numeri garantiti dal contratto.

Insomma, il principio è che l’azienda anglo-svedese produttrice di AstraZeneca non esporti nel resto del mondo mentre non rispetta le consegne all’interno dell’UE. Ora il lotto sequestrato verrà redistribuito tra i Ventisette Stati dell’Unione.

La decisione del Premier Draghi, avallata da Ursula von der Leyen, arriva all’indomani del contrasto con il Ceo di AstraZeneca, Pascal Soriot, che ha rimesso in discussione il piano vaccinale in Europa, programmando un taglio delle consegne di almeno il 50% nei primi sei mesi del 2021.

La reazione dell’Australia

Il primo ministro australiano, Scott Morrison, interviene sulla problematica: “In Italia le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l’alto livello di ansia che esiste in Italia e in molti Paesi in tutta Europa”.

Ma il ministro della Salute, Greg Hunt, ha chiesto alla Commissione europea di rivedere la decisione italiana di bloccare l’export di vaccini, pur sottolineando che quanto accaduto non pregiudica la campagna vaccinale in Australia.

La nota della Farnesina

Le motivazioni alla base della proposta italiana di non accogliere la richiesta sono le seguenti:

• il fatto che il Paese destinatario della fornitura (Australia) sia considerato “non vulnerabile” ai sensi del Regolamento;

• il permanere della penuria di vaccini nella UE e in Italia e i ritardi nelle forniture dei vaccini da parte di AstraZeneca nei confronti dell’UE e dell’Italia;

l’elevato numero di dosi di vaccino oggetto della richiesta di autorizzazione all’esportazione rispetto alla quantità di dosi finora fornite all’Italia e, più in generale, ai Paesi dell’UE.

La proposta italiana di diniego dell’autorizzazione è stata approvata dalla Commissione Europea e il Ministero degli Affari Esteri ha quindi provveduto, nello stesso giorno, ad emanare formalmente il provvedimento di diniego all’esportazione, notificato alla controparte il 2 marzo 2021.

CORSO ON LINE
12 moduli con videolezioni e risorse
fruibili 24 ore su 24
Info e iscrizioni

LEGGI ANCHE

Carla Virzì

Articoli recenti

Fondi Mof 2024/2025, la Gilda non firma la preintesa: 13 milioni per lavoro aggiuntivo degli Ata, 300 euro pratica di pensione

La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…

19/12/2024

Studente modello non ammesso agli esami con la media del sei dopo la morte del papà: vince il ricorso, ma i prof lo bocciano

Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…

19/12/2024

Idonei 2020 e 2023 al palo e arriva il concorso: il parere della Gilda degli Insegnanti

Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…

19/12/2024

Scuola intitola biblioteca allo studente morto di cancro, il padre: “Ispirava chiunque lo incontrasse”

Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…

19/12/2024

Un prof 23enne: “I compiti si consegnano corretti il giorno dopo. Metto adesivi da grattare sopra i voti contro l’ansia”

Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…

19/12/2024

Mobilità docenti e Ata 2025/2026, notevole ritardo rispetto le attese e tutto tace sul rinnovo CCNI

Sul rinnovo contrattuale della mobilità docenti e ata, le cui norme saranno valide per il…

19/12/2024