“Prima di tutto voglio ricordare le 9 vittime dell’esplosione di Ravanusa, in provincia di Agrigento,” inizia così l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera, in vista del Consiglio europeo. “A tutti i loro cari vanno le condoglianze del Governo e le mie personali”. E annuncia che si farà luce su tutte le responsabilità.
Di scuola parla poco, il presidente, solo in relazione alla pandemia e alla campagna vaccinale: “I non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore di chi ha fatto la seconda dose. Vaccinarsi è essenziale per tenere aperte le scuole, l’economia, i luoghi della società”.
All’ordine del giorno, oltre all’emergenza sanitaria, Mario Draghi annuncia: il prezzo dell’energia, le migrazioni, i rapporti con i Paesi esteri Bielorussia e Ucraina, l’Eurosummit, la ripresa economica.
“La variante Omicron ci impone la massima attenzione nella gestione della pandemia. Nell’ultima settimana si segnalano 57 casi al giorno ogni 100mila abitanti in Europa. In Italia l’incidenza è in crescita. Ecco perché il Governo ha deciso di rinnovare lo stato di emergenza fino al 31 marzo, per avere tutti gli strumenti per contrastare la pandemia”.
“Invito i cittadini alla cautela e a rispettare tutte le regole che ci siamo dati”.
Tuttavia – ricorda il premier – quest’anno andiamo incontro alle festività in condizioni ben diverse da quelle dei due anni scorsi: “Le persone ricoverate oggi sono 8mila, erano 30mila l’anno scorso. 95 i decessi al giorno oggi, nello stesso periodo di un anno fa erano 600. Ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri. Un miglioramento dovuto alla campagna di vaccinazione”.
“Ringrazio il servizio sanitario nazionale, la struttura commissariale e tutti i cittadini. Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto due dosi a fare la terza al più presto”.
“L’insorgenza della variante Omicron – continua – dimostra di dovere fermare nel mondo la circolazione del virus per evitare le mutazioni. I Governi dei Paesi più ricchi hanno preso impegni significativi per distribuire i vaccini nei Paesi più poveri. 357milioni di dosi sono quelle che consegnerà l’UE. L’Italia ha allocato 48 milioni e ne ha consegnate già 15 milioni di dosi, ma dobbiamo accelerare le consegne”.
In riferimento alla legge di bilancio dichiara: “Per il 2022 continueremo sulla linea di una politica di bilancio espansiva che consolidi il terreno di crescita e punti sugli investimenti. In Consiglio Europeo illustreremo le riforme del Pnrr. Il Governo farà anche il punto sui 51 obiettivi da realizzare entro la fine dell’anno”.
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