Visite istituzionali oggi a Bari per Mario Draghi. Il presidente del Consiglio affronta il suo primo viaggio al Sud dopo mesi di impegni tra campagna vaccinale e Pnrr. Dopo esser stato ricevuto nella sede della Masmec, azienda nel settore delle tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, il premier è atteso all’Istituto Tecnico Superiore ‘Cuccovillo’ sempre nel capoluogo pugliese. L’azienda e l’Its sono legate da una collaborazione di diversi anni. Nel post diploma i ragazzi approdano prima all’Istituto Tecnico e successivamente c’è spazio per formarsi lavorativamente in azienda grazie agli stage.
Ad accompagnare il presidente del Consiglio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro.
“Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall’idealismo e dedizione dei giovani – ha affermato il premier – ma anche ai tanti che mi scrivono per raccontare paure e ambizioni. Con voi prendo un impegno: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo. Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”, ha dichiarato Draghi.
“Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr. Investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its. Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0″.
“Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali. I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro”.
“A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no – un pizzico di incoscienza”.
“È nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola”.
“Vogliamo far vedere oggi al presidente che rispetto allo stereotipo che racconta di un paese spaccato in due – afferma Decaro – in cui noi del sud cerchiamo sempre di rincorrere un treno che non riusciamo a prendere mai, in realtà non è così, nel senso che ci sono realtà come queste che sono realtà straordinarie. Il centro di formazione che vedremo è un istituto superiore dove il 90% delle persone che finisce il ciclo di studi trova lavoro nelle aziende che partecipano all’Its. Quindi credo che sia un modo per far vedere al presidente che c’è anche un altro Sud rispetto a quello che viene raccontato”