Ieri mattina, 17 febbraio, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha riferito al Senato, presentando il programma del nuovo esecutivo per ottenere la fiducia.
Durante il suo intervento, Draghi non si limita solo ad esporre il nuovo programma politico. Anzi, non perde tempo a ringraziare anche chi lo ha preceduto.
“Ringrazio il mio predecessore Giuseppe Conte che ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall’unità d’Italia”, così il premier ha esordito il suo discorso, sottolineando la difficoltà di quest’ultimo anno.
Durante i ringraziamenti a Conte nel suo discorso di fiducia, Mario Draghi è stato interrotto da un lato dagli applausi sentiti di Movimento Cinquestelle, Partito Democratico e Leu, dall’altra, invece, da un borbottio di disapprovazione proveniente dal centrodestra.
Una scena che è durata qualche secondo e che sottolinea proprio la netta contrapposizione di pensiero tra le varie divisioni politiche.
E nella serata di ieri, 17 febbraio, è arrivato il voto di fiducia. Con 262 voti favorevoli, 40 contrari e due astensioni, l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la mozione di fiducia al Governo, ascoltate le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Hanno votato no 15 senatori del M5s, oltre a 19 parlamentari di Fratelli d’Italia.
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