Il governo ha deciso come e quando entrerà in vigore il nuovo green pass: dal 6 agosto basterà una sola dose o il tampone, all’interno dei locali varrà solo al chiuso e se si starà seduti al tavolo, rimarranno fuori gli under 12 e chi non si può vaccinare. La vera “stretta” è rimandata: scuola, trasporti e lavoro sono rimasti fuori dall’obbligo di presentazione del certificato “verde”; il tema è troppo divisivo e se ne riparlerà la settimana prossima. Subito dopo l’approvazione del provvedimento da parte del CdM, il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha fatto comunque intendere che la vaccinazione di tutti o il raggiungimento dell’immunità di gregge rimangono obiettivi primari per l’esecutivo multicolore: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente”, ha detto in modo serafico il premier.
Poi il premier ha specificato meglio: “Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore“.
E ancora: “Senza vaccinazione si deve chiudere tutto di nuovo, il vaccino si sta diffondendo e con il vaccino abbiamo visto che le conseguenze, per quanto riguarda ricoverati e morti, sono molto meno serie”. Insomma, Green pass o chiusure.
Draghi ha spiegato che su scuola, trasporti e lavoro il governo lavorerà nelle prossime settimane, facendo intendere che vi sono distanze ancora troppo lontane per tentare ora di avvicinarle. Ad iniziare dalla scuola, tanto che il ministro Patrizio Bianchi è al centro di pressioni di diverso genere, con Pd, Italia viva e Forza Italia che spingono per l’obbligo vaccinale per i dipendenti scolastici.
Sulla scuola, ha confermato il presidente del Consiglio, ci sono ancora dei nodi da sciogliere: “tutto quello che si dovrà fare per assicurare l’obiettivo di tutti in presenza all’inizio della scuola sarà fatto”, ha detto il capo del governo.
Il nuovo green pass sarà comunque valido da subito per partecipare alle prove concorsuali. Quindi anche quelle che riguardano la scuola.
Sui lavoratori in presenza della Pubblica amministrazione, Mario Draghi ha spiegato che “questa è una questione che sta affrontando Brunetta, ma farà parte dell’area del lavoro che non abbiamo ancora toccato”.
A a proposito dell’obbligo del green pass per recarsi al lavoro, come ha questo anche Confindustria, Draghi ha specificato: “ci stiamo pensando, è una questione complessa e da discutere con i sindacati”.
Sull’obbligo del green pass per lavorare, anche nella scuola, il confronto rimane aperto. C’è chi lo vorrebbe rendere obbligatorio anche per salire sull’autobus o la metropolitana. Contraria si conferma la Lega.
Il Consiglio dei ministri potrebbe riparlarne già la prossima settimana.
Sulla vaccinazione anti Covid-19, Draghi si appellato agli italiani: “si vaccinino, devono proteggere se stessi e le loro famiglie”, ha sottolineato chiarendo che il green pass non è un arbitrio ma una condizione per non chiudere le attività produttive.
“L’estate – ha continuato il premier – è già serena e vogliamo che rimanga tale. Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. E’ una misura che dà serenità, non che toglie serenità”, ha concluso Draghi.
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