Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, giovedì 24 e venerdì 25 giugno ha partecipato al Consiglio europeo e alla riunione dell’Eurosummit a Bruxelles. Nella conferenza stampa conclusiva ha chiarito alcuni temi di dibattito, anche in relazione all’Istruzione e alle scuole.
In generale, avverte il Presidente del Consiglio: “La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”.
Tra gli argomenti discussi all’Eurosummit, Draghi riferisce della questione vaccini e precisa: “Il vaccino Sputnik, forse non otterrà mai l’ok dell’Ema.”
E sempre sull’Ema: “L’ultimo anno ha visto una certa difformità di pronunciamenti tra l’Ema e le autorità nazionali, anche in relazione al fatto che tutti noi apprendevamo in corso d’opera, però si è vista una notevole confusione. L’Ema credo abbia bisogno di essere rafforzata anche per esercitare quei poteri che le spettano”.
Sulla variante Delta e sulla gestione della pandemia: “In Italia si deve continuare con vigilanza e con una efficace campagna vaccinale, ma anche aumentando i test e i tamponi e individuando per tempo i focolai nelle regioni. In Inghilterra questa variante sta creando incertezza nella ripresa economica. Soprattutto in vista dell’autunno, quando riapriranno le scuole, dobbiamo essere pronti, non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione dello scorso anno. Dopo un anno dobbiamo pur avere imparato qualcosa!”
“Puntare sugli investimenti che faranno diversa la nostra società, investimenti sulla transazione ecologica, sull’Istruzione, sul capitale umano”. Se questi investimenti saranno fatti bene porteranno più produttività. Nel lungo periodo potremo ridurre il debito e produrre meno disallineamenti rispetto alle politiche economiche e fiscali dell’UE, sostiene il Presidente.
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