La Senatrice Tiziana Drago di Popolo protagonista segnala alcune criticità della didattica a distanza e anche della didattica in presenza, lo fa istituzionalmente scrivendo ai Presidenti delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato e con la stampa. Ammette che sulla scuola il Governo poteva fare meglio e in tempi più rapidi.
Otto ore di mascherina per i bambini sono tante
Abbiamo ascoltato la Senatrice Tiziana Drago, esponente del nuovo partito “Popolo protagonista”, che è sembrata essere molto contrariata per i disagi che stanno avendo i bambini della scuola primaria, costretti ad indossare anche per otto ore consecutive la mascherina durante le attività didattiche. La Senatrice ci ha spiegato che sarebbe auspicabile, cosa che ha fatto presente anche all’On. Vittoria Casa e al Senatore Riccardo Nencini (rispettivamente Presidente della Commissione Istruzione della Camera e Presidente della Commissione Cultura del Senato), per i bambini della primaria prevedere le attività pomeridiane in dad, o una riduzione degli orari per evitare di dovere indossare la mascherina per troppe ore al giorno.
Piattaforme a distanza, manca la tutela della privacy
La Senatrice ricorda che si è perso troppo tempo per organizzare un modello di didattica a distanza sicuro e rispettoso delle norme sulla privacy. Le scuole utilizzano piattaforme esterne come Zoom o Google meet che non tutelano gli studenti minorenni dalla privacy, il Ministero avrebbe dovuto organizzare delle piattaforme sicure e gestite autonomamente, invece la Didattica a distanza ancora è lasciata all’improvvisazione delle scuole e i dati degli studenti sono gestiti dal aziende private che consentono l’utlizzo della piattaforma.
Annullare il concorso straordinario già sospeso
Altro punto particolarmente sollecitato dalla Senatrice Drago è il concorso straordinario per docenti precari momentaneamente sospeso e per il quale si potrebbe prevedere l’annullamento dello stesso, dando spazio all’assunzione per titoli e servizio, allo scopo di ricoprire celermente le cattedre vacanti ed operando la selezione a monte, con un anno di prova all’interno del quale prevedere, ad esempio, il sostenimento di una prova scritta, così come impostato, ad esempio, per il concorso in parte espletato. Quanto esposto presupporrebbe la rivisitazione del CCNI relativo al triennio 2019/2020, 2020 / 2021,2021/2022.
La riapertura della mobilità per i docenti fuori sede, le assunzioni dei vincitori dei concorsi 2016 e 2018, la stabilizzazione per titoli e servizio con anno di prova “seriamente” selettivo é possibile farlo ora, anche se si dovesse arrivare ad un lockdown totale. Si tratta di una semplice attività amministrativa che il Ministero dell’istruzione può tranquillamente applicare, disponendo le assunzioni in servizio a distanza, come già praticato da qualche anno dall’USR pugliese in occasione delle assegnazioni provvisorie.
Ritardi dei banchi e il tempo perso
Abbiamo chiesto alla Senatrice Drago se non ritiene anche lei che sia stato perso del tempo prezioso, da parte del Ministero e del Commissario Arcuri, per un rientro a scuola in piena sicurezza ed efficenza. La parlamentare ha detto che per garantire spazi più adeguati, anche per lo sdoppiamento di classi, bisognava dare ai Dirigenti scolastici la possibilità di stipulare con le scuole paritarie una convenzione per l’utilizzo dei locali di queste scuole che sono concepiti come spazi didattici, adeguati alla normativa sulla sicurezza e idonei per svolgere attività di insegnamento. Sarebbero stati locali disponibili subito, con bagni a norma e mense a norma, utilizzabili per garantire il distanziamento sociale. Purtroppo, ha concluso la Drago, si è perso tempo a pensare a teatri, cinema e altri locali inidonei, invece di seguire i consigli puntualmente dati.