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Dress code a scuola, vietati “abiti da spiaggia o da discoteca”: la circolare di un liceo rivolta ad alunni e docenti

Con l’arrivo dei primi caldi in vista dell’estate ritorna l’annosa questione del dress code a scuola. A Lecce, per il secondo anno consecutivo, la dirigente scolastica del liceo magistrale Pietro Siciliani, Vittoria Italiano, ha emanato una circolare che vieta vestiti succinti. Lo riporta La Repubblica.

La dirigente, nella circolare, ha scritto queste parole: “Si ricorda nuovamente che per motivi di decoro e rispetto dell’Istituzione scolastica e di tutti i componenti la comunità scolastica, è doveroso indossare un abbigliamento adeguato”.

Nel documento si invitano studenti, docenti e membri del personale scolastico a evitare “abiti che evochino tenute balneari o vestiario da discoteca”, come canotte, magliette corte, pantaloni strappati, minigonne.

I precedenti in Puglia

L’anno scorso una circolare di un’altra dirigente scolastica pugliese, Antonella Manca, a capo del liceo scientifico Banzi di Bari, ha ribadito gli stessi concetti: “Se volete indossare determinati abiti fatelo fuori da qui, a scuola si sta in maniera decorosa”, questo un estratto dalla circolare.

Sempre in Puglia aveva fatto discutere la vicenda del preside del liceo scientifico Scacchi di Bari che, nel 2018, aveva paragonato l’abbigliamento scolastico a quello di una chiesa tanto che gli studenti organizzarono per protesta delle manifestazioni in piazza.

Il caso dei jeans strappati tappati con il nastro adesivo

Qualche mese fa ci siamo occupati del caso relativo a una scuola, il liceo Majorana di Pozzuoli, in Campania, in cui un docente avrebbe tappato i buchi dei jeans strappati di due alunni, vietati dalle regole relative al dress code dell’istituto, con del nastro adesivo.

Le nuove rigide regole sul decoro e sul dress code a scuola sono state introdotte dalla nuova dirigente scolastica, insediatasi a settembre scorso.

Le regole scritte e non scritte vietano, tra le altre cose, anche di indossare minigonne, t-shirt corte, pantaloncini o andare a scuola con le unghie lunghe. Il docente avrebbe agito così per evitare provvedimenti disciplinari a carico degli studenti visto che già da tempo gli inviti al rispetto delle regole erano stati disattesi. 

Un genitore ha criticato il gesto dell’insegnante in modo ironico e sarcastico su Facebook, scrivendo: “Anno domini 2023, liceo ‘E. Majorana’ Pozzuoli. Riscaldamento guasto nei mesi invernali, una parte dei bagni costantemente otturata, ma se ti presenti all’assemblea di istituto con il jeans strappato, i collaboratori scolastici (ex bidelli) ti tappano i buchi dei jeans con il nastro adesivo per disposizioni della dirigente. Questa sì che è disciplina!”.

Dress code e maturità

“Come vestirsi alla maturità è uno dei grandi temi di giugno e luglio, è come Sanremo, ci sono queste polemiche che tornano”. Così Valentina Petri, insegnante di lettere e scrittrice presente all’appuntamento di Tecnica risponde LIVE del 14 giugno scorso, a cui sono intervenuti anche Sandro Marenco e Daniele Grassucci.  

Redazione

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