Come ogni anno, complici le belle giornate e le temperature praticamente estive all’inizio dell’anno scolastico, esplode il dibattito sul dress code scuola. Come si sa, non ci sono regole a livello nazionale che vietano un certo tipo di vestiti. Ci sono quindi scuole che le redigono e sono più severe in questo senso, altre che invece danno più libertà agli alunni.
Il dibattito stavolta è esploso dopo che una studentessa, su Twitter, ha chiesto agli altri utenti dei pareri sul suo outfit per il primo giorno di scuola: dei jeans e una maglietta che lascia scoperta la pancia. Da qui un fiume di commenti. Ci sono alcuni che dicono che ognuno dovrebbe esprimersi, anche per quanto riguarda il vestiario, come vuole.
“Non ci vedo niente di male”, ha scritto una ragazza. “A scuola ci vado come voglio”, ha replicato l’autrice del post. “Ma parliamo un secondo del doppio standard anche per i vestiti a scuola dove i maschi possono andare in pantaloncini o canottiere sbracciate mentre invece per una ragazza è inappropriato portare una semplice maglia la pancia di fuori”, ha detto un’altra utente, che crede che il dress code sembra valere più per le ragazze che per i ragazzi.
Altri invece credono invece che la scuola sia un luogo dove ci dovrebbe essere decoro, e che se anche qualcosa non sia espressamente vietata bisognerebbe comunque essere rispettosi del contesto. Ecco alcuni pensieri:
“Ti dimentichi che a scuola si va per imparare e non per apparire”.
“Vai a scuola, non a ballare”.
“Da quando a scuola si può andare con le maglie corte? Avete modificato il regolamento o non lo avete mai letto e ve ne sbattete?”.
“Mettiti una semplice t-shirt che stai andando a scuola non a fare l’aperitivo con le amiche”.
“Da prof del liceo ti dico che questo outfit è estremamente fuori luogo. A scuola non puoi metterti quello che vuoi, ci sono delle regole da rispettare e in più il decoro e il buon senso. Quando si va in determinati luoghi non ci si può vestire come si vuole”.
“Non si tratta di ‘non è vietato’ ma a scuola, all’università e sul posto di lavoro ci si deve presentare vestiti in modo decoroso (=dignitoso, serio), rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente, così da non far mettere in discussione il proprio essere (studente/lavoratore)”.
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