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Droga a scuola: è polemica fra i Ministri Turco e Fioroni

E’ bastata una mezza esternazione del ministro della Salute Livia Turco sul problema della droga nelle scuole per scatenare una vera e propria bagarre che nell’arco di poche ore ha coinvolto due Ministeri, leader sindacali, esperti e operatori scolastici.
A margine di un incontro svoltosi a Milano in occasione degli 80 anni dell’Avis Livia Turco aveva annunciato di essere intenzionata a proporre al Ministro Fioroni di avviare “un’attività ispettiva dei Nas nelle scuole di tutta Italia”.
Poche ore dopo il titolare di Viale Trastevere rispondeva polemicamente: “Dobbiamo prima di tutto rendere i ragazzi consapevoli dei rischi che corrono con l’uso di alcol e droga, l’azione educativa è prioritaria”.
Nella mattinata del 28 maggio sul sito del Ministero dell’Istruzione compare un’ampia dedicata proprio alla questione della droga, con un titolo che è un chiaro segnale per la collega di Governo: “La campagna del Ministero va avanti già da un anno. Prevenzione rispetto delle regole, patto di corresponsabilità con le famiglie”.
Ma, giusto per non irritare più del necessario Livia Turco, Fioroni ammette che “solo in casi estremi è plausibile l’intervento diretto delle forze dell’ordine”.
Per affrontare i casi più complessi, l’idea del Ministro è però un’altra: “Verrà messo a disposizione dei responsabili degli istituti in cui dovessero verificarsi situazioni particolarmente difficili un gruppo di ispettori che avrà il compito di ristabilire l’ordine e far rispettare le regole interne”.
Sulla questione intervengono ufficialmente anche i sindacati.
Francesco Scrima, segretario nazionale della Cisl-Scuola, senza polemizzare direttamente con Livia Turco, non esita ad esprimere la sua posizione: “Non è la scuola a dover essere militarizzata, ma la società a dover essere bonificata. Non è la scuola ad essere allo sbando, ma è la società ad essere allo sballo. Sono fuori dagli Istituti le cause e le condizioni del malessere giovanile”.
Da Enrico Panini (Cgil-FLC) arriva invece una bocciatura assolutamente inequivocabile: “La proposta del Ministro Turco, relativa all’invio dei NAS nelle scuole, è semplicemente sbagliata e fuori luogo. Sbagliata, perché il Ministro dovrebbe preoccuparsi della prevenzione delle tossicodipendenze nel territorio, ad esempio sostenendo e potenziando i servizi preposti a tale scopo, anziché intervenire con una logica emergenziale sulla scuola. Fuori luogo, perché a scuola la prevenzione prima consiste nella relazione educativa fra insegnanti e ragazzi”.
Ma di sicuro la polemica è solo all’inizio, sono attese anche reazioni del mondo politico troppo impegnato, in queste ore, a commentare i risultati delle elezioni amministrative.

Reginaldo Palermo

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