Arresti domiciliari e convalida dell’arresto per lo studente bloccato dai carabinieri mentre stava cedendo una piccola dose di hashish ad un compagno del suo istituto.
I giudici, dopo una breve camera di consiglio, hanno ritenuto corretti gli atti svolti dai militari ed ha disposto la misura cautelare per il ragazzo.
Il difensore del ragazzo ha spiegato che valuterà nei prossimi giorni se fare ricorso contro l’ordinanza di custodia e se per la prossima udienza del 13 aprile usare i benefici previsti da un rito abbreviato. Lo studente, 19 anni, da parte sua ha ammesso di aver dato quella dose di ‘fumo’ da 1,5 grammi e spiegato di esser entrato nella scuola alle 10 o giù di lì perché aveva appuntamento con dirigenti scolastico.
Il giovane è anche rappresentante d’istituto. Il minore che aveva acquistato la ‘roba’ è stato segnalato come assuntore e quando è stato sentito dagli investigatori ha detto da parte sua che in tanti nella sua scuola possono avere un po’ di hashish, mentre l’arrestato deve risponde del reato di cessione di sostanza stupefacente aggravato dall’aver venduto ad un ragazzo non ancora diciottenne.
Il giovane fra l’altro ha una segnalazione per fatti simili a quelli contestati perché nel 2013 era stato trovato in possesso di mezzo chilo di hashish ed era stato “messo alla prova” dal tribunale dei minori.
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