Droga, cresce l’uso a scuola: gli studenti consumatori salgono a 600 mila
La notizia è tra quelle difficile da accettare: una parte, tutt’altro che irrisoria, degli studenti delle scuole superiori fa uso di sostanze stupefacenti. D’altronde la scuola è un luogo pubblico. E quindi recepisce le tendenze della società. Dove, purtroppo, il consumo di droga è in perenne aumento. Risultato: anche nelle scuole italiane l’uso abituale di droghe è in crescita. Il dato, reso pubblico il 3 maggio, è contenuto nel rapporto Espad dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, giunto alla quindicesima edizione, che certifica un incremento nell’uso di tutte le sostanze, a cominciare da quelle che sembravano dimenticate come l’eroina: quello degli adolescenti che fanno uso di droga rimane un esercito di più di seicentomila persone, un quarto del totale della popolazione scolastica che almeno una volta ha provato una canna o ha tirato di coca. E ciò nonostante leggi inasprite, campagne informative e studi scientifici sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti . “Tra le cose che ci hanno colpito quest’anno – ha detto Sabrina Molinaro, che ha curato il rapporto – è che abbiamo per la prima volta visto un aumento anche nei consumi occasionali. Rispetto al resto d’Europa siamo nella ‘top ten’ per il consumo di cannabis, eroina e cocaina, mentre per le altre droghe siamo nella media o sotto la media”. L’indagine ha coinvolto 45.000 studenti delle scuole medie superiori e 516 istituti scolastici di tutta la penisola, e ha stimato su una popolazione di 2,5 milioni di ragazzi e ragazze oltre 500mila consumatori di cannabis, poco più di 60mila cocaina e 30mila oppiacei,con aumenti che variano tra lo 0,6% della cannabis e lo 0,1% dell’eroina. Aumentata lievemente anche l’assunzione di stimolanti: 3,8% nella vita e 2,6% nell’ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della precedente rilevazione. L’eroina, sostanza in flessione rispetto al decennio scorso, segnala una lieve ripresa nell’ultimo anno: dall’1,2% nel 2011 all’1,3% (2% tra i maschi, 0,6% tra le ragazze) e anche tra gli assuntori frequenti si passa dallo 0,5% allo 0,6%. La cocaina è stata usata nell’ultimo anno dal 2,7% degli intervistati (dato uguale al 2011), in maggioranza ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la assume regolarmente.
“Abbiamo anche notato un aumento delle ‘nuove droghe’, come spesso riportano anche altri rapporti – ha poi detto Molinaro – i questionari non sono entrati nel dettaglio, ma gli aumenti notati per stimolanti e allucinogeni possono essere ricondotti a questo fenomeno”.
A tal proposito, relativamente alle sostanze allucinogene (Lsd, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l’uso nell’ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,8%, e l’1,5% nell’ultimo mese. Dove gli studenti italiani superano la media europea è nel consumo di alcol e tabacco, che si attestano rispettivamente al 63% e al 36% del campione.
Nella stessa giornata, dal casertano arriva una notizia di cronaca che non merita commenti. Tre pusher sono stati arrestati dai carabinieri nel Casertano in un blitz che ha smantellato un ‘droga shop’ tra Piedimonte Matese, Capriati al Volturno e comuni vicini. I “fornitori” consegnavano la droga (hashish, marijuana e cocaina) a studenti, anche minorenni, attraverso le finestre dello spogliatoio della palestra scolastica. Singolare il linguaggio usato per ordinare le dosi: ‘portami insalata verde’ per la marijuana, ‘cioccolato’ per l’ hashish, mentre una ‘coca cola’ era la cocaina.