Diventano sempre più divergenti le posizioni su come affrontare la presenza di droga nelle scuole. La domanda è: bisogna usare il pugno duro o il dialogo?
In questi giorni, si è tanto parlato di quanto accaduto al liceo Virgilio di Roma, dove le forze dell’ordine sono intervenute perquisendo gli studenti. E arrestandone uno per spaccio.
Una parte di genitori e di studenti hanno però contestato l’operato della dirigente scolastica Irene Baldriga, rea, a loro dire, di adottare dei metodi eccessivamente repressivi.
Altri, ritengono che il rispetto della legalità e delle istituzioni abbiano la precedenza assoluta. Come i dirigenti scolastici della rete AMA che giovedì 7 aprile hanno organizzato un “caffè di solidarietà” con la collega davanti al liceo romano.
Dalla loro parte si schiera anche Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, secondo cui “i genitori che contestano i blitz delle forze di polizia nelle scuole per stroncare lo spaccio di droga sono degli irresponsabili. Fanno bene i dirigenti scolastici che contrastano l’espansione della droga nelle scuole romane e, nel caso del Virgilio, hanno fatto benissimo i carabinieri ad arrestare un maggiorenne che vendeva droga a un minore”.
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Per il senatore, “non si deve confondere la libertà e l’autonomia della scuola con la libertà di spacciare droga. Il fatto che alcuni genitori abbiano pubblicamente contestato il comportamento della preside del Virgilio e delle forze di polizia è sconcertante, disarmante, deprimente. Evidentemente preferiscono che i loro figli siano imbottiti di droga mentre invece dovrebbero essere contenti della vigilanza e dell’intervento dello Stato. Quindi ben vengano controlli, telecamere, indagini e blitz”.
Per Gasparri, “la droga è un flagello che distrugge i giovani e i genitori che dicono cose sciocche dovrebbero invece unirsi a coloro che nella società e nelle istituzioni combattono le tossicodipendenze con l’informazione corretta, la prevenzione, il recupero e le sanzioni”.
Ora, si attende la replica dei diretti interessati chi la pensano in modo diverso. E siamo certi che non si farà attendere.
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