Categorie: Attualità

Droga nelle scuole, una piaga che non si riesce a debellare

La droga nelle scuole è un fenomeno in forte aumento che non deve essere sottovalutato, nè dalle istituzioni, nè dalle famiglie.

Il problema investe prevalentemente la scuola secondaria di secondo grado, anche se in alcuni casi è stata interessata anche la scuola secondaria di primo grado.
Oggi nelle scuole circola di tutto: marijuana, hashish, anfetamine, LSD, cocaina, eroina ecc. e si va dal consumo personale allo spaccio per procurarsi la dose o per guadagno.
Tanto è vero che molte scuole hanno dovuto chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine per cercare di debellare o arginare il fenomeno della diffusione degli stupefacenti.

In molte città del Bel paese, da qualche anno a questa parte, sono addirittura nati dei protocolli d’intesa tra i dirigenti scolastici e le questure, i comandi CC e la guardia di finanza. Grazie a questi accordi, le forze dell’ordine, di tanto in tanto effettuano accurate ispezioni dei locali scolastici e perquisizioni personali con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, che terminano molto spesso con il sequestro di ingenti quantitativi di narcotici e arresti o denunce a piede libero di studenti, in base all’età.
In alcuni casi sono state anche necessarie intercettazioni ambientali e telecamere nascoste per sgominare vere e proprie bande di studenti spacciatori.
Ma anche per le forze dell’ordine non è sempre facile operare in ambienti così complessi come le scuole.
Infatti, come dimostrano alcuni recenti casi di cronaca, gli studenti avvezzi all’uso o allo spaccio di droga, hanno imparato ad adottare efficaci contromisure per eludere i controlli o risultare “puliti”alle perquisizioni personali.
In particolare, con l’ausilio dei social network “facebook” e “whats app”, diffondono in tempo reale le informazioni sui controlli in corso, in modo che i detentori di sostanze stupefacenti se ne liberino prima di essere perquisiti, e così i controlli risultano negativi.

La guerra alla droga nelle scuole è dunque tutta in salita, e non bastano delle mere azioni di repressione, ma bisogna puntare su ben altre direttrici.
Il lavoro più importante spetta alle famiglie, purtroppo sempre più indebolite da mille difficoltà, ma è loro il compito di dare la prima educazione, il senso civico, il rispetto per se stessi e per gli altri, l’educazione alla salute ed alla legalità.
Sempre più spesso molti studenti approdano sui “primi” banchi di scuola completamente privi di qualsivoglia insegnamento educativo che riconduca ai principi suddetti.

Ci si chiede che fine abbia fatto la famiglia degna di questo nome, quella del tempo che fu, che ha costruito il paese. Ma questa è un’altra storia.

Carmine Nicoletti

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