In Calabria ci viene segnalato un caso di una Dirigente Scolastica, molto attiva anche sul piano sindacale della sua categoria, che puntualmente risulta assente alla riunione plenaria degli esami di Stato nella Commissione dove era stata nominata come Presidente.
SOSTITUZIONE DEL PRESIDENTE IN COMMISSIONE ESAMI DI STATO
La norma che regola le sostituzioni dei componenti di commissione è l’art.11 del O.M. 350 del 2 maggio 2018. Nel comma 3 del su citato art.11 è scritto che le sostituzioni di componenti le commissioni, che si rendano necessarie per assicurare la piena operatività delle commissioni stesse sin dall’insediamento e dalla riunione preliminare, sono disposte dal Direttore Generale o dal Dirigente preposto all’Ufficio Scolastico Regionale, secondo le disposizioni di cui all’art. 16 del decreto ministeriale n. 6 del 17 gennaio 2007.
Quindi in caso di assenza del Presidente della Commissione, prenderà la presidenza della stessa il docente più anziano presente alla riunione plenaria. Tale docente avrà il compito di comunicare all’USR di riferimento le assenze dei componenti della Commissione, compresa l’assenza del Presidente designato dal Miur.
IL CASO DELLA DS CHE SI ASSENTA SISTEMATICAMENTE AGLI ESAMI DI STATO
Una Ds di un noto Liceo Scientifico della Calabria, ci dicono alcune sue docenti, si assenta sistematicamente nella seconda decade di giugno di quasi tutti gli anni scolastici per sfuggire alle responsabilità di nomina di Presidente degli esami di Stato. Lo ha fatto anche per l’anno scolastico 2017/2018 presentando certificazione medica. Certificazione vera o ad orologeria? Ovviamente nessuno può sindacare su questo, probabilmente si tratterà di un calo delle difese immunitarie a fine di un duro ed estenuante anno scolastico.
Tuttavia, ci riferiscono le docenti della scuola in cui è Dirigente la suddetta presidente “malata”, questa Ds è inflessibile contro i docenti che si prendono giornate di malattia ed è sempre pronta a inviare la vista fiscale.
Addirittura questa stessa Ds mandò una visita fiscale ad una docente “malata terminale” che si era assentata per sostenere una seduta chemioterapica.
Comunque è quanto mai strano che le assenze per malattia dei docenti sono da considerarsi necessarie di visite fiscali e, invece, quelle dei Presidenti di Commissione passano in “cavalleria”, tanto da essere, molto spesso, non fiscalizzate.
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