Personale

Il Dirigente non dovrebbe convocare i docenti durante le ore di lezione

Ci vengono segnalati casi di collaboratori del Dirigente scolastico che non avendo alcun esonero dall’insegnamento, compiono tutte le operazioni a loro assegnate, compresa la convocazione in dirigenza, durante le ore di lezione.

Un Ds che contatta un docente, o un suo collaboratore, che si trova in aula a fare lezione per chiedergli di raggiungerlo immediatamente in presidenza, sta interrompendo un servizio pubblico e sarebbe opportuno che questo non avvenisse.

Ci viene segnalato da una nostra lettrice che nella sua scuola, in cui la DS ha deciso di nominare tre collaboratori per assisterla nel suo lavoro, accade che questi tre collaboratori lascino la classe incustodita, per confrontarsi con la Dirigente. Si tratta anche di collaboratori che insegnano materie di indirizzo e comunque di una certa importanza.

Si tratta di un comportamento che se fosse usuale e continuativo, sarebbe di una gravità inaudita, perché sottrae ore e ore di lavoro svolto in aula che potrebbero servire per il miglioramento del successo formativo degli studenti, è certamente un danno. In buona sostanza ore di insegnamento tolte agli studenti per essere svolte per risolvere questioni burocratiche e di organizzazione del lavoro.

Un altro lettore ci comunica che nella sua scuola capita che il DS decida, al momento e quindi senza nessun preavviso, di convocare tutta la scuola, docenti e alunni nell’auditorium, per fare delle sue comunicazioni personali.

Anche questo è un caso di interruzione di un pubblico servizio deciso dalle esigenze personali del DS e non rispettosi della legge. Ebbene i docenti che eseguono certi ordini di servizio o convocazioni in presidenza dovrebbero sapere che lasciare la classe incustodita o interrompere un regolare servizio senza una seria motivazione, è sempre una loro responsabilità anche se a chiamare è il vertice gerarchico della scuola.

Bisogna dire che l’organico dell’autonomia è nato anche per evitare certi malcostumi, invece si resta increduli a sapere che esistono scuole in cui accade questo fenomeno.

Lucio Ficara

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