C’è stato segnalato un episodio accaduto in un Liceo scientifico ad indirizzo sportivo della Calabria, dove la Dirigente scolastica ha preso l’iniziativa di partecipare attivamente agli incontri scuola-famiglia antimeridiani tra genitori e docente. Ci viene chiesto se tale procedura attuata dalla DS è legittima.
Il fatto che una Dirigente scolastica decida contro ogni norma di partecipare attivamente al colloquio pubblico e individuale tra una docente e i genitori dei suoi alunni, facendo domande specifiche sulla didattica della docente non è solo imbarazzante ma è addirittura illegittimo.
L’art.29 del CCNL scuola 2006/2009 la cui validità continua ai sensi del comma 10, art.1 del CCNL scuola 2016-2018, norma le attività “funzionali all’insegnamento” e inserisce tra queste i rapporti individuali dei docenti con le famiglie.
Il comma 4 dell’art.29 del CCNL scuola, che si riferisce esclusivamente ai doveri dei docenti, dispone la norma volta ad assicurare un rapporto efficace tra i docenti, famiglie e studenti.
La presenza della Ds ai colloqui, che ripetiamo è attività funzionale all’insegnamento, equivale di fatto alla presenza della Ds durante lo svolgimento di una lezione o di una verifica. Si tratta di una vera e propria visita di controllo per mettere, illegittimamente e maldestramente, in imbarazzo la docente, inibendola nella sua libertà di azione.
La DS che è intervenuta a gamba tesa, senza nessun preavviso, durante i colloqui pubblici tra docente e genitori, dovrebbe conoscere l’art.6 della legge 300/70. In tale norma è scritto che le visite personali di controllo sul lavoratore sono vietate fuorché in casi eccezionali in cui siano indispensabili ai fini della tutela del patrimonio aziendale, in relazione alla qualità degli strumenti di lavoro o delle materie prime o dei prodotti.
La presenza della Ds al colloquio pubblico, svolto a porte aperte, è quindi da considerarsi un’ingerenza alla libertà di insegnamento della docente, ma soprattutto mina profondamente la credibilità professionale della docente davanti agli studenti e alle famiglie.
Il comportamento della DS di presenziare agli incontri scuola-famiglia individuali della docente, come se fosse un tutor, è da considerarsi illegittimo, soprattutto perché la docente non ha mai avuto aperti procedimenti di inidoneità all’insegnamento o problemi di natura didattica, invece la Dirigente scolastica avrebbe fatto bene a convocare nell’ufficio di presidenza docente e genitori, per agevolare un confronto costruttivo che salvaguardasse la professionalità della docente e le aspettative dei genitori.
La strada utilizzata per risolvere il problema tra la docente e i genitori non solo è stata infelice e illegittima, ma potrebbe essere foriera di un inasprimento delle relazioni tra famiglie e insegnante.
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