Come va definito il rapporto fra dirigenti scolastici e organi collegiali? E’ uno dei temi sui quali ci sarà da discutere (e non poco) nel corso della trattativa per il rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici.
Il tema è già emerso in occasione del’incontro preliminare svoltosi il 14 giugno giugno scorso fra Ministra e sindacati: secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals la questione deve essere definita con una riscrittura dell’art.1 del contratto in vigore che ora stabilisce molto semplicemente che la funzione dirigenziale si esplica secondo le previsioni dei decreti legislativi 165/2001 (TU sul pubblico impiego) e 150/2009 (decreto Brunetta).
L’Anp, per parte sua, ritiene che il profilo e il rapporto con gli organi collegiali debbano essere definiti per legge.
I confederali insistono non sul fatto che bisogna tornare al contratto del 2006, in cui nell’articolo 2 veniva ribadito il rapporto con gli organi collegiali della scuola (peraltro esplicitamente previsto già da diverse norme di legge), ma anche che si debba declinare in modo preciso e univoco tale rapporto.
La sensazione generale è che la Ministra sembra sensibile alle richieste confederali, ma la questione non è così semplice perchè il prossimo contratto non riguarderà più l’area V (dirigenti scolastici), ma l’area C che comprende anche il personale dirigente dell’università, della ricerca e dell’Afam.
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Peraltro l’Anp non intende abbandonare la propria posizione e anzi si prepara a dare battaglia su quello che viene considerato il cuore del prossimo contratto, e coè l’equiparazione retributiva con le altre dirigenze pubbliche. Unica concessione che l’Anp potrebbe fare riguarda la terminologia: il MEF non vuol sentire parlare di equiparazione e ritiene che, al più, si possa parlare di armonizzazione. L’Anp potrebbe anche essere d’accordo a condizione che si riveda in modo significativo la retribuzione di posizione che oggi per i d.s. non va al di là dei 20mila euro lordi annui contro una media di 40-50mila della restante dirigenza. Ma, sottolinea l’Anp, i ds gestiscono oggi mediamente 150 dipendenti, negli altri settori ci si ferma a 36.
I prossimi incontri preliminari alla stesura dell’atto di indirizzo sono previsti per il 21 e 28 giugno e per il 3 luglio.
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