Valutazione, l’equiparazione retributiva con il resto della dirigenza pubblica, rinnovo del contratto di lavoro.
Sono questi i temi affrontati da Ministero e sindacati del comparto nel corso di un incontro svoltosi nella giornata dell’11 maggio, presente anche il sottosegretario Vito De Filippo.
Da quanto si legge nel comunicato diramato al termine della riunione, sarebbero stati trovati “primi e importanti elementi di convergenza fra le parti”.
Per la verità non è ben chiaro quali possano essere i punti di convergenza sui temi contrattuali dal momento che è ormai arcinoto il fatto che per iniziare ad equiparare gli stipendi dei dirigenti scolastici a quelli degli altri dirigenti pubblici occorrerebbero non meno di 150-200 milioni di euro e non basterebbe quindi neppure rendere strutturali gil stanziamenti previsti dalla legge 107 (46 milioni per il 2016 e 17 per il 2017).
Va anche detto che all’incontro del giorno 11 non era presente l’Anp che ha già deciso da tempo di promuovere una manifestazione nazionale per il 25 maggio a Roma.
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L’impressione, insomma, è che mentre l’Anp sembra intenzionata a proseguire con la protesta già annunciata (rifiuto degli incarichi aggiunti, rifiuto di procedere alla chiamata diretta con le nuove regole previste dal contratto dell’11 aprile, no alle reggenze) i sindacati del comparto stiano cercando un punto di intesa con il Ministero forse anche per evitare che i dirigenti scolastici assumano un potere contrattuale troppo elevato rispetto a quello di docenti e Ata.
Per la stessa data l’Udir, sindacato presieduto da Marcello Pacifico che è anche presidente dell’Anief, ha proclamato una giornata di scioper della categoria con manifestazioni regionali e unanazionale a Roma.
La Commissione di Garanzia, però, ha invitato l’Udir a revocare l’azione perchè già da tempo la CUB scuola aveva proclamato uno sciopero dell’intero comparto scuola per il 26 maggio.
E’ invece probabile che sindacati del comparto e Miur si siano trovati d’accordo su un punto che però pareva già assodato: per quest’anno gli esiti della valutazione dei dirigenti scolastici non avranno nessuna ricaduta sulla retribuzione di risultato, come era previsto inizialmente.
Nessuna notizia c’è però sul bando per il prossimo concorso per dirigenti che dovrebbe comunque essere pubblicato quanto prima in modo da consentire l’immissione in ruolo dei neo-dirigenti a partire dal settembre 2018.
In ogni caso questo signfica che a settembre 2017 ci saranno quasi 2mila scuole senza dirigente e se la protesta dell’ANP (riifituo delle reggenze e di ogni altro incarico aggiuntivo) dovesse avere successo, il prossimo anno potrebbero essere davvero caotico.
Va infine rilevato che, al di là delle dichiarazioni di facciata, l’incontro dell’11 maggio non ha portato ancora a nessun risultato concreto, tanto che le parti hanno già deciso di ritrovarsi il prossimo 15 maggio.
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