Sono in protesta i Dirigenti scolastici della regione Umbria, che lunedì si sono ritrovati al «Pascal» di Perugia. A sostegno della loro protesta hanno raggiunto 88 firme, e provengono da tutte le parti dell’Umbria da Perugia a Terni, da Foligno a Spoleto fino a Todi, Città di Castello, Gualdo Tadino, Assisi e l’area del Trasimeno.
Tra i tanti problemi esposti, emerge quello delle scuole ritenute non sicure, di fronte al quale i presidi si dichiarano non più disponibili a tenerle aperte.
Nelle prossime settimane dunque andrà avanti la protesta attraverso «attività sistematiche di autoconvocazione», con dirigenti che non si assumeranno più «oneri non dovuti in materia di sicurezza»; anzi, laddove questa non sia pienamente garantita i presidi scriveranno agli enti proprietari (comuni e province), chiedendo interventi immediati come condizione imprescindibile per tenere aperta la scuola, inviando una comunicazione simile al prefetto.