Sono in protesta i Dirigenti scolastici della regione Umbria, che lunedì si sono ritrovati al «Pascal» di Perugia. A sostegno della loro protesta hanno raggiunto 88 firme, e provengono da tutte le parti dell’Umbria da Perugia a Terni, da Foligno a Spoleto fino a Todi, Città di Castello, Gualdo Tadino, Assisi e l’area del Trasimeno.
Tra i tanti problemi esposti, emerge quello delle scuole ritenute non sicure, di fronte al quale i presidi si dichiarano non più disponibili a tenerle aperte.
Nelle prossime settimane dunque andrà avanti la protesta attraverso «attività sistematiche di autoconvocazione», con dirigenti che non si assumeranno più «oneri non dovuti in materia di sicurezza»; anzi, laddove questa non sia pienamente garantita i presidi scriveranno agli enti proprietari (comuni e province), chiedendo interventi immediati come condizione imprescindibile per tenere aperta la scuola, inviando una comunicazione simile al prefetto.
Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…
Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…
Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…
Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…
Con decreto 231 del 15 novembre 2024 sono stati stanziati 267 milioni di euro, per…