Home Didattica Dsa scuola, il Pdp è obbligatorio, non facoltativo

Dsa scuola, il Pdp è obbligatorio, non facoltativo

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L’attuazione del Piano didattico personalizzato (Pdp) per gli studenti con Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) è qualcosa che le scuole hanno l’obbligo di fare. Il Pdp non è dunque facoltativo. E in vista della valutazione di fine anno, questa va effettuata sulla base del Pdp. Lo stabilisce il Consiglio di Stato con parere 780/2021 relativo a uno studente affetto da dislessia, discalculia e disortografia, destinatario di un Pdp.

Una vicenda – riferisce il Sole 24 Ore – che nasce dall’esperienza di un ragazzo ammesso all’anno successivo con debiti in alcune materie, ma il cui Pdp, secondo i genitori del ragazzo, non è stato tenuto in debito conto da parte dei docenti, che peraltro non avrebbero neanche redatto il Piano d’integrazione degli apprendimenti (Pia).

Ma cosa sono Pai e Pia esattamente? Quali funzioni pedagogico-didattiche? Tutte le info utili nella DIRETTA della Tecnica della Scuola Live

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Diritto all’istruzione e inclusione

Il Giudice ha sottolineato che il Piano di integrazione degli apprendimenti (Pia) e il Piano di apprendimento individualizzato (Pai) hanno una fondamentale funzione di supporto agli studenti destinatari di Pdp, permettendo loro di realizzare pienamente il diritto all’Istruzione e nel contempo quello all’inclusione, garantiti a livello Costituzionale.

In altre parole – si legge sul Sole 24 Ore l’obbligo di predisposizione del piano integrativo, nel caso di studenti con disabilità, inclusi i Dsa, è un «obbligo rafforzato», il cui inadempimento costituisce violazione del diritto all’istruzione degli «studenti più deboli».