L’ipotesi di contratto siglato segna una grande svolta per il personale Ata.
Finalmente si trova una soluzione per l’annosa questione dei facenti funzione che da un ventennio si adoperano per il funzionamento delle segreterie delle scuole.
Inoltre il sistema dei passaggi verticali garantisce stabilità al sistema con la valorizzazione degli assistenti amministrativi che, in possesso di alcuni requisiti, per la tipologia di lavoro svolto sempre più complessa e di responsabilità, sono i naturali candidati al passaggio all'”area eq e funzionari” assimilabile all’ex area d).
Non solo! Questo passaggio sarà garantito anche per gli assistenti amministrativi che, a regime, potranno accedere al ruolo di Dsga e, per chi non volesse prendersi tale gravosa responsabilità, ci sono le posizioni economiche.
Fare confronti con gli altri sistemi di classificazione all’interno del Contratto è impossibile. Ognuno ha le sue peculiarità.
In AFAM per l’area funzionari il requisito di accesso dall’esterno è laurea triennale o magistrale. Esistono nel precedente sistema di classificazione Ep1 ed Ep2 che non possono essere equiparati ai
Dsga della scuola perché attualmente inquadrati nell’area funzionari D) e, occorre sottolinearlo, non tutti in possesso di laurea magistrale. La stragrande maggioranza è stato assunto con l’ultima mobilità verticale da B a D (anche in assenza di titolo) e con un concorso da semplice Coordinatore Amministrativo (fino ad esaurimento… ben oltre il 2000).
Lo stesso dicasi per il Contratto Ricerca dove il vecchio sistema già comprendeva un’area Ep e dove i funzionari (ex area D) ora accedono dall’esterno con laurea triennale o magistrale.
L’area funzionari esiste in detti comparti ma il titolo di accesso per l’esterno è sempre lo stesso.
Quindi Eq o Ep è previsto dove già esisteva questa qualifica superiore e nel comparto scuola il Dsga è attualmente inquadrato nell’area D).
L’opportunità raggiunta è quella anche l’aver riportato la suddetta area ad un contesto di maggiore compatibilità con qualsiasi altra Pubblica Amministrazione anche al fine di eventuale mobilità intercompartimentale con qualsiasi altro comparto della Pa. Con maggiori possibilità future di progressiva equiparazione del trattamento economico riservato alle Elevate Qualificazioni di pari grado delle altre amministrazioni.
E’ errato sostenere la precarizzazione del ruolo di Dsga. Il ruolo infatti non può essere precarizzato. Quello che può essere a tempo (e così, con i dovuti correttivi non è) è l’incarico.
I Dsga facenti funzione, costretti a cambiare sede ogni anno, a discapito delle istituzioni scolastiche ben comprendono quanto anche la sola triennalità, per altro con diritto di riconferma della sede, possa portare a livello di progettualità e di stabilità dell’istituzione scolastica.
Infine pare sempre il caso di ribadire che riconoscere le professionalità, esercitate con disciplina, onore e competenza doni lustro al ruolo.
Porre poi l’attenzione sugli alunni speciali e sulla collaborazione dei collaboratori scolastici in altri compiti, che peraltro già fanno, valorizza anche questo personale e lo rende funzionale alle esigenze sempre più specifiche della comunità educante. E non ultima la possibilità di progredire in altri profili in possesso di determinati requisiti.
Questo contratto rende “giustizia” dopo un ventennio di stasi. Ci si batterà per il futuro per un maggior riconoscimento economico salariale per tutte le categorie!
Coordinamento Funzionari ed Elevate Qualifiche
Gilda Unams – SI.N.ATA.S
Il Portavoce
Barbara Magistri