Home Personale Dsga scuola, tanto lavoro ma compensi e carriera non sono adeguati: proteste...

Dsga scuola, tanto lavoro ma compensi e carriera non sono adeguati: proteste davanti al Ministero

CONDIVIDI

Quello che stiamo vivendo sembrava essere un inizio d’anno scolastico con meno proteste da parte dei lavoratori, invece le cose non stanno andando in questo verso: il 27 settembre, nella stessa giornata in cui hanno manifestato in cinque città, sotto gli Usr, gli idonei del concorso Pnrr 2023 rimasti fuori da tutto, davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito è stata portata avanti dai Dsga, i Direttori dei servizi generali e amministrativi, una protesta per la mancata valorizzazione della categoria, spesso lasciata a gestire tantissimi precari e progetti, con tanto di schede finanziarie, davvero complessi e laboriosi. Con personale in non pochi casi ridotto all’osso, e ad oggi con tanti posti ancora da assegnare ai supplenti.

La manifestazione, voluta da Anquap e Cida, ha puntato a sensibilizzare l’amministrazione centrale a realizzare per la categoria “un nuovo ordinamento professionale e adeguati riconoscimenti giuridici ed economici“, malgrado nell’ultimo contratto, il Ccnl 2019/21, si fossero fatti alcuni passi avanti. E nella scorsa estate anche bandito un doppio concorso, anche per i facenti funzione, atteso da molto tempo.

La protesta, scrive l’Ansa, è stata sostenuta dall’Anp, l’Associazione nazionale presidi: il suo presidente nazionale, Antonello Giannelli, ha espresso la propria solidarietà e vicinanza ai Direttori dei servizi generali e amministrativi e all’Anquap che ha organizzato l’iniziativa. Il Dsga, in effetti, nelle scuole ha un ruolo decisamente rilevante, nell’organizzazione delle attività, per la gestione del personale Ata e per quella didattica ed economica di tutto il personale.

“Le scuole si trovano a gestire gli ingenti fondi del PNRR e questo sarà possibile solo con una segreteria al completo e con tutti i Dsga al loro posto. Le giuste rivendicazioni di cui l’Anquap si fa portavoce non devono rimanere inascoltate”, ha detto Giannelli.

L’Anp spiega di essere “accanto all’Anquap e a tutti coloro che vogliono una scuola efficace ed efficiente, in grado di gestire con successo le esigenze formative, sempre più elevate, tipiche di una società sempre più complessa”.