Gli Indispensabili, Anonimi, Fantasmi potrebbe sembrare il titolo di un indovinello e perché no anche di un romanzo di fantasia se non fosse che di fantasia c’è ben poco e dietro queste tre parole si nasconde uno dei protagonisti indiscussi dell’ambito scolastico e cioè il Direttore Amministrativo dall’acronimo alquanto mistico D.S.G.A. Chi sia il D.S.G.A. e cosa faccia sembra essere ancora evidentemente poco chiaro persino a coloro che praticano il mondo della Scuola.
Si potrebbe definire atavica la battaglia che dal 2001 i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi portano avanti per il meritato riconoscimento eppure ben potremmo dire che nessuno li ascolta, peccato solo che senza di loro la Scuola si paralizzi. Ed è per questo che oggi ci ritroviamo ad urlare unanimi e a gran voce che siamo stanchi di subire le ingiustizie che quotidianamente colpiscono la nostra figura, privandola di quel giusto riconoscimento che invece meriterebbe.
Il recente Decreto Sostegni Bis, da ultimo, eclissando le esigenze di una intera categoria, ha previsto la riduzione del vincolo da 5 a 3 anni per il solo personale docente. Ci ritroviamo, quindi, costretti a subire l’ennesima ingiustizia rimanendo lontani dalle nostre famiglie e dai nostri affetti, per soddisfare le esigenze di un Ministero che poco, per non dir nulla, ci gratifica. Un Ministero che ci annovera tra il personale Ata eppure ci impone un blocco sulla mobilità che gli Ata non hanno, un Ministero che persevera nel mantenere per i Direttori Amministrativi un vincolo quinquennale superiore a quello triennale dei docenti e degli stessi Dirigenti Scolastici che più di tutti sarebbero tenuti ad assicurare quella tanto discussa (e di fatto inesistente!) continuità amministrativa.
Sorge allora spontanea una domanda: le famiglie e la serenità lavorativa dei Direttori SGA sono forse meno importanti di quelle dei docenti, del personale Ata e dei Dirigenti Scolastici? E’ quindi necessario e giusto che il Ministero garantisca le medesime condizioni per tutto il personale scolastico riconoscendo anche ai Direttori Amministrativi l’abolizione del vincolo quinquennale o la riduzione dello stesso.
E dunque, se è vero quel detto che afferma che “I diritti della democrazia non sono riservati ad un ristretto gruppo all’interno della società. Sono i diritti di tutte le persone”, allora è giunto il momento che il Ministero dell’Istruzione riconosca legittimamente ai Direttori Amministrativi i diritti che gli spettano, tutelandoli e rispettandoli perché se la Scuola funziona è anche e soprattutto grazie a loro!
Alberico Sorrentino
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