Ieri si è aperto un forte dibattito sulla decisione della dirigente scolastica di un liceo di Pozzuoli che ha deciso di mettere voti bassi in Educazione Fisica alle alunne con il gel semipermanente sulle unghie. La preside ha deciso di controbattere, sempre sul portale Webboh.
Nella circolare si parla di lunghezza delle unghie, non di gel
Intanto nella circolare non si fa riferimento al gel, ma semplicemente alla lunghezza delle unghie che, come è stato scritto nel documento, deve essere tale da non impedire alle studentesse impegnate nelle attività di Educazione Fisica di “prendere agevolmente e senza pericolo la palla e gli attrezzi al fine di evitare infortuni che sono già successi”.
Ecco la replica della dirigente: “Ovviamente non espletare le attività motorie comporta una valutazione negativa. si precisa che questa disposizione (già presente nel regolamento d’istituto) è volta esclusivamente alla sicurezza e alla tutela delle studentesse e degli studenti in quanto si sono verificati già casi di infortuni, a causa di unghie lunghe, braccialetti, pendenti etc”.
Commenti contrastanti
Il dibattito si è infiammato ancora di più; ecco alcuni commenti da parte dei ragazzi:
“Non è per andare contro all’opinione pubblica però tante ragazze non fanno educazione fisica perché temono di farsi male rompendosi un’unghia. A dirla tutta, proprio come affermate voi tutti, educazione fisica è una materie come le altre e, quindi, va altrettanto rispettata e praticata. Vista così ha anche un senso, relativamente certo”.
“La preside tutti i torti non ha, se ti arriva una pallonata forte su un’unghia lunga ricostruita, ti rompi l’unghia tua e ti fai male non da poco”.
“Ci mettessero la stessa energia che ci mettono a combattere per il semipermanente a combattere cos’è come il bullismo di cui io ho sofferto per tre anni arebbe una stupenda una scuola migliore e la finisco qua”.
“Ma devono fare ginnastica o allenamento militare? Perché non mi spiego gli infortuni”.
“Come se il problema nel sistema scolastico fossero le unghie”.
“Dovrei non avere le unghie per loro, per due ore a settimana che facciamo a scuola”.