Oggi, giovedì 9 gennaio, al Consiglio dei Ministri, sarà approvato il decreto legge che dà il via libera alla divisione tra Scuola e Università: addio al vecchio Miur così come inteso dal 2007.
Via libera, contestualmente, anche alla nomina di Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi. Così come segnala Il Sole 24 Ore, i due esponenti del governo Conte-bis saranno chiamati a condividere lo stesso stabile. Entrambi avranno un ufficio nella sede del Miur di viale Trastevere.
Azzolina subentrerà a Fioramonti nell’ufficio al secondo piano, mentre Manfredi (Università e Ricerca) occuperà il terzo. Dove saranno ubicati gli uffici del suo staff.
Quale sarà il costo dello spacchettamento di Scuola e Università? Secondo il quotidiano economico, per cercare di limitare al minimo l’impatto finanziario dell’operazione verranno ridotti i dipartimenti rispetto a oggi. Da tre si passerebbe a due, entrambi in carico al ministero dell’Istruzione. Che potrà avere, sempre per effetto della stessa bozza, fino a 23 direttori generali (capi dipartimento inclusi).
La “macchina” guidata da Azzolina si occuperà dei temi collegati alle scuole di ogni ordine e grado: dal personale, agli studenti ai programmi di studio eccetera. Con una novità non di poco conto: dovrebbe gestire anche gli Istituti tecnici superiori, nonostante si tratti di un ramo della formazione post diploma. Con una delega ad hoc che potrebbe essere affidata alla viceministra Pd, Anna Ascani. Manfredi invece, coadiuvato dal sottosegretario Peppe De Cristofaro (Leu), si concentrerà invece su università e alta formazione coreutica e musicale. Oltre alla Ricerca.
Se tutto filerà liscio, Azzolina e Manfredi, completati tutti gli adempimenti procedurali-amministrativi, potrebbero giurare entro martedì prossimo.
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