Parte Puglisi: “Zazzera mente, sapendo di mentire, per cercare di lucrare qualche voto del mondo della scuola. Non esiste più alcuna norma sul reclutamento e sulla chiamata diretta degli insegnanti, così come dal testo è sparita anche la possibilità di trasformare le scuole in Fondazioni, grazie alle battaglie del Pd in VII commissione.
E non siamo neppure ad un punto di non ritorno come annunciato da Zazzera. La legge passerà al Senato e lì noi chiederemo di fare sul nuovo testo della 953 audizioni con i sindacati e tutte le associazioni di insegnanti, studenti, genitori e dirigenti scolastici. Siamo consapevoli dei nodi ancora da sciogliere. La legge avrà il nostro sostegno se, e solo se, sarà condivisa dal mondo della scuola. Zazzera non inquini la manifestazione degli studenti e del personale scolastico del 12 ottobre con le sue frottole da bassa propaganda”.
Risponde Zazzera: “Francesca Puglisi, responsabile del dipartimento Istruzione Pd, dovrebbe leggersi a fondo la legge 953 detta DDL Aprea e ascoltare il grido di rabbia che sale dal mondo della scuola. Se avrà tempo di leggersela troverà che ogni Istituto potrà dotarsi di uno statuto autonomo senza passare il vaglio di alcuna certificazione e alcun controllo, significa la balcanizzazione della scuola. Nella legge è previsto l’ingresso di soggetti esterni, soggetti imprenditoriali nonché fondazioni, per finanziare l’attività didattica. Ovviamente la Puglisi dovrebbe sapere che un imprenditore o una fondazione che vuole finanziare una scuola non ha bisogno del diritto di voto né di una scuola-fondazione, perché la forza gli deriva dai soldi, che lo Stato non garantisce più alla scuola pubblica.
Tutto questo al prezzo della nostra Costituzione. Sempre la Puglisi dovrebbe sapere che la legge prevede l’istituzione di un Consiglio delle regioni che interverrà sugli organici delle scuole che significa portare su legge nazionale la sperimentazione lombarda per la chiamata diretta dei docenti. Non mi soffermerò sulla scomparsa degli organi di partecipazione diretta degli studenti le assemblee conquiste degli anni 70, oggi messe in discussione.”
“Prendo infine atto di quanto dichiarato dalla Puglisi, ovvero che al senato la legge Aprea verrà profondamente cambiata con il coinvolgimento del mondo della scuola. Mi chiedo allora perché domani alla Camera il Pd voterà a favore di una Legge che al senato vuole cambiare? E perché approvarla senza passare dal Parlamento, ma nel chiuso di una commissione? Io credo invece che Idv e Pd devono insieme difendere la Scuola statale così come è scritto nella Costituzione e investire risorse nella formazione, perché dalla crisi si esce solo investendo in istruzione, università e ricerca. Non possiamo accettare altri tagli alla scuola come è accaduto con i governi Montusconi, ma alla scuola pubblica va restituito quanto in questi anni è stato tolto”.
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