Categorie: Politica scolastica

Duemila Ata in meno: Giannini lo sa che deve cambiare la legge?

Sempre più spesso accade che le decisioni della politica relative al nostro sistema di istruzione siano di così basso profilo da risultare pressochè incommentabili.
E’ il caso, a nostro parere, del punto della bozza della legge di stabilità riguardante il personale amministrativo e gli uffici delle segreterie scolastiche.
Secondo l’ipotesi attuale si prevede un taglio di più di 2mila posti che si potrà ottenere mediante una revisione delle tabelle con cui si calcola l’assegnazione del numero di assistenti a ciascuna scuola.
Forse, però, qualche decisore politico ha dimenticato (o trascurato) il fatto che la tabella sta all’interno di una legge dello Stato e quindi il “taglio” per diventare operativo deve essere accompagnato da un altro provvedimento normativo che modifichi la tabella A allegata al D.P.R. n. 119 del 2009.
In che modo si provvederà alla revisione dei parametri? Con un “collegato” alla finanziaria? E se sì quali saranno i tempi? Ma al Miur lo sanno che normalmente tra marzo e aprile si lavora per definire gli organici di diritto dell’anno successivo?
Quando pensano di lavorare alla modifica della tabella A (tabella che – ripetiamo – è atto di legge e non un semplice provvedimento amministrativo modificabile attraverso un decreto o una ordinanza)?
Il secondo punto incredibile riguarda il finanziamento previsto per la digitalizzazione delle segreterie scolastiche: il Ministro sta sbandierando che ci saranno risorse importanti e impegnative, ma alla resa dei conti si tratta di 10milioni di euro.
Ora se dividiamo questa somma fra  le 8mila scuole italiane ne viene fuori la fantastica cifra di 1.250 euro per ogni ufficio. Domanda banale: a Viale Trastevere lo sanno che un PC di fascia media non costa meno di 5-600 euro? Lo sanno che un router casalingo non sta sotto i 2-300 euro e che un access-point per una rete wireless non costa esattamente come tre risme di carta ? Francamente non sappiamo davvero cosa si fare con 1.250 euro per ufficio; a meno che non si tratti della solita stupidaggine all’italiana: ci sono 10milioni di euro e si parte con 2mila scuole. Peccato che in tal modo la dgitalizzazione degli uffici durerà 4 anni. Ma intanto i tagli del personale amministrativo ci saranno da subito. 
Sarebbe come dire: tagliamo tutte le tredicesime del 10% ma al tempo stesso riduciamo il costo della benzina, ma solo in 10 città italiane. Chi ha la sfortuna di abitare in un’altra città si becca il taglio ma non il risparmio. Peggio per lui: evitentemente abita in una città sbagliata e al momento sbagliato.

Reginaldo Palermo

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