Nella dura missiva il prof. Curti considera il decreto come testimonianza di “disprezzo per la qualità e la valutazione del lavoro fatto” dalle Università e lo considera lesivo di una pluralità di diritti “di chi è già iscritto per quelle classi di concorso alle Ssis e si vedrà affiancato da un percorso parallelo e diverso, lesivo dei diritti di chi, avendo i titoli per iscriversi alle Ssis, non potrà farlo, lesivo dei diritti e degli interessi delle Università che hanno programmato i corsi biennali e stanno ricevendo le iscrizioni degli aventi titolo”.
Secondo il prof. Curti “le Università, nelle persone dei Rettori, dovrebbero accertare il danno e, nel caso, tutelarsi”.
Amareggiato conclude: “pare di assistere… al ritorno a pratiche variegate e incontrollabili di pseudo-formazione e distribuzione arbitraria di titoli e meriti”.
In “Ulteriori approfondimenti” è possibile leggere la lettera del prof. Curti
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