Categorie: Politica scolastica

E a settembre si parte con l’organico depotenziato

Quello dell’organico dell’autonomia è stato davvero un bel “giochetto” che il Governo ha lanciato agli inizi di giugno e al quale in molti avevano “abboccato”; ma adesso tutto è chiaro: a partire dal prossimo settembre non solo non ci sarà l’organico dell’autonomia ma addirittura l’organico di fatto potrebbe essere inadeguato rispetto alle esigenze minime delle scuole.
Come si ricorderà, ai primi di giugno, quando sembrava che il ddl potesse essere approvato nei giorni successivi, il Miur aveva radunato i direttori regionali per spiegare il meccanismo dell’organico dell’autonomia.
Alcuni USR avevano allertato i dirigenti scolastici, consigliando di iniziare a predisporre il piano di richieste; le proteste dei sindacati erano state immediate: “Fino a quando la legge non è approvata non si può deliberare nulla”. Gli USR che erano andati in avanscoperta ritirarono subito il suggerimento e i sindacati non persero occasione per gridare vittoria.
Già allora, però, avevamo dato una interpretazione diversa che i fatti recenti rendono ancora più plausibile: in realtà il Ministero sapeva benissimo che se le scuole avessero davvero predisposto i propri piani di intervento si sarebbero innescate aspettative anche importanti. E allora molto meglio evitare di correre rischi e fare una finta “marcia indietro”.
Ma adesso il gioco è stato svelato: a settembre l’organico non sarà potenziato, ma, al contrario, depotenziato e insufficiente, tanto che, quasi certamente, non ci sarà neppure la possibilità di garantire gli esoneri dei vicepresidi.
Il tutto con un vantaggio per il Governo che potrà sempre dire che se le scuole avessero iniziato a fare le proprie proposte, adesso si potrebbe già lavorare all’organico dell’autonomia.
Forse la nostra analisi è troppo cinica, ma le vicende di questi mesi non ci spingono in una direzione diversa. 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Vecchioni: “La scuola è fatta per costruire uomini, non commercianti o industriali. Si sceglie dopo l’Università”

Il cantautore ed ex insegnante Roberto Vecchioni, ospite fisso del programma di La7 "In Altre…

19/11/2024

Fake News: un giovane su tre non distingue la verità dalla disinformazione

Un giovane su tre non è in grado di riconoscere la disinformazione e spesso scambia…

19/11/2024

Rischi elevatissimi dall’IA nei confronti dell’abuso sui minori

Secondo i più recenti dati Unicef, nel mondo 90 milioni tra ragazzi e ragazze hanno…

19/11/2024

Ucraina, dopo mille giorni di guerra 2.406 bimbi uccisi o feriti

Sarebbero 2.406 i bambini uccisi o feriti dall'escalation della guerra in Ucraina, in circa 1.000…

19/11/2024

Buffon e la depressione: “Avevo il complesso di non avere il diploma, me ne procurarono uno falso. Un’ingenuità”

Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…

19/11/2024