Categorie: Generico

E adesso “La parola alle scuole”

Al sondaggio, lanciato il 18 febbraio scorso dal nostro portale hanno partecipato in due settimane 1.350 utenti. Una media di 100 persone al giorno ha espresso la propria opinione riguardo alla possibilità che il ministro Moratti avvii, con una propria direttiva, una formale consultazione nelle scuole su un progetto di riforma che incide non solo sul rapporto scuola-società, ma anche sulle condizioni di vita, di lavoro e di studio di tutti gli operatori scolastici, degli studenti e delle famiglie.
Nel sondaggio, il 96,8% degli intervenuti si è dichiarato d’accordo sull’opportunità di una formale consultazione delle scuole, contro il 3.2% di contrari. Il 76,3% ha affermato di essere convinto che la consultazione possa portare all’introduzione di modifiche parlamentari migliorative del testo governativo. E’ apprezzabile la presenza di così alti indici di fiducia nelle istituzioni e, in particolare, nei confronti del Parlamento da parte di una categoria di lavoratori che ha il compito di formare le nuove generazioni.
Riguardo ad alcuni punti critici della riforma, come il sistema duale istruzione – formazione professionale, i curricoli e l’autonomia scolastica il 93%, in media, ha espresso una opinione favorevole ad un consultazione capillare e organica come quella degli organi collegiali maggiormente rappresentativi all’interno delle scuole.
Il campione può non essere particolarmente rappresentativo, ma è sintomo di uno stato d’animo molto diffuso nelle scuole. Non si può investire su una riforma di tale portata in un contesto di quasi totale estraneità degli operatori.
Oggi una consultazione di questo genere è tecnicamente fattibile, anche in tempi brevi e a costo zero, in quanto tutte le scuole sono collegate al Ministero dell’Istruzione tramite una rete Intranet.
Ringraziamo gli organismi che hanno aderito all’appello: CGIL scuola, Gilda degli insegnanti, MCE (Movimento di Cooperazione Educativa), FADIS (Federazione Associazioni Docenti per l’Integrazione Scolastica) e Irase (Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa).

I dati del sondaggio

Le domande Si No
Sei d’accordo che tutte le scuole vengano formalmente interpellate? 1297
96,8%
43
3,2%
Sei convinto che il parere degli istituti possa incidere sull’orientamento del Parlamento? 1021
76,3%
319
23,7%
Sei favorevole che la consultazione riguardi il sistema duale istruzione-formazione professionale? 1254
92,9%
95
7,1%
Sei favorevole che la consultazione riguardi i curricoli scolastici? 1278
94,6%
72
5,4%
Sei favorevole che la consultazione riguardi l’autonomia scolastica? 1232
91,9%
108
8,1%

Redazione

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024