Lavagna multimediale, connessione ad internet, tablet per docenti e discenti: è la strumentazione delle classi del futuro. Ma anche quella presente in alcune realtà scolastiche dove si sperimenta. Come a Chieti, nella prima D della scuola media dell’Istituto Comprensivo n. 3, inserita nel Progetto di sperimentazione nazionale “Samsung Smart Future”. La scuola abruzzese, che è anche una delle cinque in Italia ad aderire alla sperimentazione “scuola in ospedale”, ha allestito delle aule all’avanguardia: costituite da una E-Board accanto alla tradizionale lavagna, un server per la connessione, un tablet per l’insegnante e uno per ciascuno dei 27 alunni.
Il modello prevede che la tecnologia migliori la motivazione allo studio nella “classe rovesciata”, senza lezione frontale, con i ragazzi che consultano materiali on line messi a disposizione dai docenti e fanno domande per approfondire.
{loadposition eb-progetti}
L’iniziativa è coordinata dal professor Gianfranco Puddu e coinvolge un intero consiglio di classe, 12 docenti, 27 alunni della Secondaria di I grado “V. Antonelli” e due docenti della scuola in ospedale.
“Il progetto – spiega il dirigente scolastico Paola Di Renzo – nasce dal partenariato tra Samsung e il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’informazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. E’ inserito nell’ambito delle azioni di Corporate Social Responsability di Samsung e coinvolge una trentina di scuole del primo ciclo di istruzione”.
Una buona notizia per la scuola è che per l’allestimento delle tecnologie non è previsto alcun costo: Samsung ha dotato l’istituto di tutto l’hardware e software necessario per allestire la “smart classroom”, un’aula digitale nella quale i ragazzi della prima D, che frequentano il tempo pieno, prelevano da Dropbox i materiali forniti dai docenti, discutono con loro e tornano a casa senza dover fare i compiti.
“Ci si appassiona al sapere utilizzando metodologie didattiche quali la classe rovesciata (flipped classroom) e la strutturazione di interventi didattici per episodi di apprendimento situato (Eas)” spiega la professoressa Anna Genovese, coordinatrice del consiglio di classe. Riguardo alla scuola in ospedale: ci sarà un tablet per ogni bimbo ricoverato che potrà così avere la “lavagna sul comodino” e dialogare con la propria classe durante la degenza ospedaliera.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…
Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…
Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…
Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…
Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…
Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…