Può sembrare un paradosso con il lockdown che costringe le persone a stare a casa, ma non è così, anzi. Con la chiusura delle scuole è scattato il problema di accudire i bambini, considerato pure che i nonni sono limitati per paura dei contagi, e allora molte famigli stanno ricorrendo all’aiuto di baby sitter. La cui rischiesta si è moltiplicata.
Sui siti specializzati nella ricerca di baby sitter, è aumentato il numero di accessi del +14,5% (+11,3% di genitori) e di nuovi iscritti per un +10% nella settimana in cui si è ufficializzata la chiusura delle scuola di ogni ordine e grado.
Oltre il 70% dei profili di recente iscrizione sono donne, la maggior parte di età compresa tra i 25 e i 34 anni, che chiedono, per bambini piccoli, aiuto.
Il 46,9% delle famiglie registrate ha figli tra gli 0 e i 4 anni e tutte chiedono accudimento dei bambini per impegni mattutini, non più dunque serali come prima.
Sembra che il problema più sentito riguardi medici e operatori sanitari, che si trovano con i figli a casa e con poche baby sitter disponibili.
E di conseguenza, con l’aumentata richiesta, è pure aumentato il costo orario di una baby sitter e questo un po’ in tutta Italia, da Nord a Sud.
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