Con la riedizione dei test di accesso per Medicina e Odontoiatria, ai quali hanno partecipato 68.694 candidati, riparte un altro ricorso del Codacons al Tar del Lazio.
Una pratica, quella del numero chiuso, che rappresenterebbe un danno per gli studenti e per l’intero paese, e dunque sarà impugnata dall’associazione con un nuovo ricorso per conto di tutti i candidati che saranno esclusi dalle ultime prove.
Ma il Codacons afferma pure: “Mentre in tutta Italia si assiste ad una grave carenza di medici, con alcune regioni che sono state costrette a chiudere intere strutture sanitarie a causa della mancanza di camici bianchi, le università continuano a limitare fortemente l’accesso alla facoltà di Medicina, al punto che quest’anno solo 1 candidato su 6 riuscirà a superare le prove – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Una prassi quella del numero chiuso che appare superata, inutile, e lesiva dei diritti degli studenti e degli utenti del servizio sanitario, e che comporta ogni uno spreco di milioni e milioni di euro considerate le spese che devono affrontare i candidati per sostenere le prove nelle varie città e per la preparazione ai test di ingresso”.
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