In merito allo sciopero del 9 maggio da noi proclamato,la Commissione di Garanzia ha agito in modo ingiusto, discriminatorio ed infondato e anche in modo proditoriamente tardivo.
Così dichiarano Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas e Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas che nei giorni scorsi hanno sottoscritto insieme un’ampia e articolata lettera di protesta alla Commissione che aveva bloccato lo sciopero del 9 maggio che dovrebbe coinvolgere la scuola secondaria di secondo grado.
La vicenda è complessa e viene puntualmente ricostruita nella lettera.
Il 27 marzo Cobas e Unicobas scrivevano alla Commissione di se fosse stato possibile proclamare uno sciopero di mansione per gli insegnanti coinvolti nella somministrazione delle prove Invalsi.
Il 6 aprile la Commissione rispondeva negativamente.
Nella stessa data il sindacato FSI-USAE proclamava uno sciopero generale del Pubblico Impiego, mentre poche ore dopo anche Cobas e Unicobas decideva di indire un normale sciopero per il comparto scuole per le giornate del 3 e 9 maggio.
A questo punto, richiamandosi alle regole in vigore sulla “rarefazione oggettiva”, la Commissione blocca lo sciopero Cobas-Unicobas in quanto troppo ravvicinato a quello del 12 maggio.
Ma Bernocchi e d’Errico non ci stanno e fanno un elenco accurato e puntiglioso di situazioni in cui la Commissione si è regolata in modo diverso.
A partire dallo sciopero delle telecomunicazioni del 14 marzo che arrivava sei giorni dopo quello generale dell’8 marzo, per non parlare del vero e proprio ingorgo che si potrebbe verificare fra il 1° e 3 maggio con scioperi ravvicinati dell’Usi e dei sindacati confederali.
Cobas e Unicobas sottolineano anche di essere stati di fatto costretti a proclamare lo sciopero solo dopo il 6 aprile perché avevano dovuto attendere la risposta della Commissione al quesito da essi stessi posto il 27 marzo.
“Se la Commissione avesse risposto tempestivamente – è la tesi di Bernocchi e d’Errico – lo sciopero della scuola sarebbe stato proclamato prima e la Commissione non avrebbe potuto bloccarlo”.
In conclusione Cobas e Unicobas chiedono alla Commissione pienaliberatoria per lo sciopero del 9 maggio che riguarda la scuola secondaria di secondo grado.
Per infanzia, primaria e secondaria di primo grado, invece, lo sciopero – sul quale la Commissione non ha sollevato obiezione alcuna – è programmato per il giorno 3: i due sindacati di base che lo hanno proclamato intendono protestare non solo contro le prove Invalsi ma anche contro la legge 107 e per una rapida apertura del tavolo contrattuale.
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