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E’ iniziata alla Camera la discussione sulla legge popolare sulla scuola

Nella seduta del 4 aprile, la Commissione Istruzione della Camera ha dato avvio all’esame della legge di iniziativa popolare sulla scuola: il tempo (45 minuti, per la cronaca) è stato occupato quasi per intero dalla relatrice di maggioranza Titti De Simone (Rifondazione Comunista) che, a norma di regolamento, ha illustrato brevemente anche altri due disegni di legge sulla scuola (quello a firma di Oliviero Diliberto sull’obbligo scolastico a 18 anni e quello di Fabio Garagnani su diritto allo studio e buono-scuola).
Titti De Simone ha presentato nei dettagli la proposta di legge di iniziativa popolare definendola esplicitamente “un intervento organico di riforma del sistema di istruzione, che va dall’articolazione dello stesso a profili quali l’obbligo scolastico, la dispersione, i programmi scolastici e l’integrazione degli alunni migranti”.
La relatrice si è soffermata in particolare sulle modalità di formazione delle classi previste dalla proposta: il numero degli alunni non deve essere superiore a ventidue, limite che si riduce a diciannove nel caso di inserimento di un alunno con handicap e a venti nelle aree a forte disagio socio-ambientale.
“In relazione agli alunni diversamente abili – ha sottolineato De Simone – si prescrive l’estensione del supporto fornito dai docenti di sostegno, fino a coprire tutto l’orario di permanenza dell’alunno nella scuola, mentre per il migliore inserimento degli alunni immigrati, si prevede l’alfabetizzazione nella lingua italiana e l’insegnamento di lingua e cultura madre”.
In chiusura, la relatrice ha messo in evidenza il carattere “partecipato” della proposta di legge popolare sottolineando come proprio in questa fase sia “più che mai necessario riprendere il filo del processo democratico, che è stato alla base di tante esperienze significative vissute dalla scuola”
“Questo processo – ha poi dichiarato De Simone – si fa con le soggettività, comprese quelle sindacali, che hanno proclamato uno sciopero generale per il 16 aprile” aggiungendo di condividere pienamente le preoccupazioni manifestate dai sindacati.
Il presidente della Commissione Pietro Folena ha concluso i lavori segnalando la necessità di svolgere almeno un’altra seduta per completare l’esame preliminare sulle proposte di legge in esame. Successivamente verrà istituito un Comitato ristretto con lo scopo di definire un testo unificato “il più possibile condiviso – ha detto Folena – tra tutte le forze politiche”.

Reginaldo Palermo

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