Nel pomeriggio del 14 ottobre è iniziata una settimana pesantissima per i deputati della Commissione Cultura della Camera .
Sono previste infatti tre convocazioni al giorno fino a giovedì 17 in modo da poter concludere i lavori sul decreto legge 104 “La scuola riparte”.
Gli emendamenti da esaminare sono all’incirca 570. Poco meno di 200 sono stati presentati dal M5S e quindi non hanno molte possibilità di essere accolti, ma ce ne sono tanti su cui invece la Commissione dovrà discutere.
Il maggior numero di proposte di modifica riguarda l’articolo 15 in materia di assunzioni (si dovranno esaminare ben 92 emendamenti), ma ci sarà da lavorare parecchio anche sull’articolo 19 in materia di Afam (52 emendamenti), sull’articolo 6 relativo alla riduzione del costo dei libri di testo (41 proposte di modifica) e sull’articolo 2 che parla di diritto allo studio (37).
Nelle prossime ore si potrà incominciare a capire qualcosa di più sulle modifiche che potranno essere concretamente inserite nel testo da portare in aula ma è probabile che – per evitare il ben noto meccanismo dell’ “assalto alla diligenza” da parte di questo o quel gruppo di pressione – il provvedimento venga “blindato” dal Governo e rimanga quindi pressoché inalterato.
Allo stato attuale, quindi, c’è da pensare che potranno essere accolti gli emendamenti che non hanno un costo (ma per la verità sono pochi) oppure quelli presentati dallo stesso relatore di maggioranza.
Come per esempio quello che prevede lo stanziamento di 50milioni di euro a copertura delle spese che i Comuni devono sostenere per l’acquisto dei libri di testo della scuola primaria, esplicitamente richiesto dall’Anci.
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