E’ difficile immaginarlo, ma è accaduto a Montgomery, in Alabama, dove il consiglio educativo della Contea ha deciso, coraggiosamente e in barba a qualunque ipocrisia, di cancellare il Natale e le altre feste religiose dal calendario scolastico.
Ma, attenzione, non i giorni di vacanza. Infatti qual è il problema, dice la direttrice Rebecca Smondrowski?
Gli studenti, ha spiegato, non perderebbero i giorni di vacanza, solo la presentazione del calendario cambierebbe. Bisogna evitare le ipocrisie e riflettere sul fatto che le scuole in quei giorni non sono chiuse per le osservanze religiose, ma per l’elevato tasso di assenteismo di professori e studenti. “Non è giusto insinuare che non rispetto le pratiche religiose, ho solo pensato che fosse la cosa più giusta da fare”, si è difesa.
{loadposition articologoogle}
Naturali e immediate le reazioni. Dei genitori soprattutto, forse preoccupati di non potere partire per le feste comandate. Ma niente problemi. Le vacanze rimangno. Solo non si chiameranno Natale e Pasqua.
Peccato però. Anche i nomi a volte hanno il loro fascino e non basta solo una spruzzatina di neve perché sia Natale, ci vuole la festa comandata, più o meno sentita.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…