È inevitabile che, crescendo il dissenso per la riforma, cadano in picchiata i consensi verso i suoi promotori. In testa il Partito Democratico, ma anche tutti i raggruppamenti politici della maggioranza. Lo dicono i sondaggi. Ma anche gli addetti ai lavori.
Come Vincenzo Pascuzzi, un insegnante sempre prodigo di giudizi su temi di attualità scolastica, che su Facebook scrive: “È noto che il 31 maggio si vota in 7 regioni e in 1.089 comuni. E’ un’occasione opportuna per ricambiare la riforma della “buona scuola” con il “buon voto” nelle regionali e nelle amministrative. Il mondo della scuola (docenti, Ata, presidi, studenti, genitori) NON voterà quei politici e quei partiti che stanno sostenendo tanto ostinatamente il DdL del governo. PUNTO!”.
All’ultima domenica di maggio manca però più di un mese: e se Renzi fiutasse la debacle tornando sui suoi passi? È quello che si aspettano in tanti.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…