E’ polemica aperta fra Unicobas e Flc-Cgil sulla questione delle manifestazioni in programma per la prossima settimana.
Questi i fatti: una settimana fa (esattamente il 3 luglio) l’Unicobas decide di convocare una assemblea nazionale alla quale vengono invitate tutte le sigle dei movimenti e dei sindacati di base oltre che i sindacati rappresentativi.
All’invito rispondono in parecchi (Usi, CIP, Coordinamenti di precari, Usb, Cub, …) ma non i Cobas e neppure la Flc-Cgil.
Nel frattempo però a Roma Cobas, RSU della Flc e altri incominciano ad essere preoccupati per l’iniziativa di Unicobas e così decidono di organizzare un sit-in cittadino davanti a Montecitorio.
La Flc aderisce quasi subito alla proposta.
A questo punto Stefano d’Errico vuole mettere i puntini sulle i e polemizza apertamente con Mimmo Pantaleo accusato di aver dichiarato: “‘Noi siamo disponibili a discutere dell’orario, purché però lo si faccia intorno al tavolo del contratto”.
“La Cgil – sottolinea d’Errico – si dichiara disponibile sull’orario, allora il 15 luglio manifesta anche per ‘manifestare disponibilita’ ? e chi manifesta con la Cgil lo avrà capito ?”
“Ma è del tutto evidente – avverte d’Errico – che l’aumento d’orario equivarrebbe alla ‘soluzione finale’ per i precari ed all’impiegatizzazione standard di tutti i docenti; chi è ‘disponibile’ a discutere sull’orario colpirebbe per forza di cose i precari.
“Siamo felici di sapere che la Cgil ha dichiarato disponibilità a scendere in piazza il 15 luglio per il sit-in a Montecitorio – conclude ironicamente il segretario nazionale dell’Unicobas- ci spiace però che al nostro invito, datato 3 luglio 2014, per una assemblea nazionale comune a tutte le sigle sindacali il sindacato di Pantaleo non abbia ancora dato risposta”.