Tutto è possibile, soprattutto in politica, ma credere che il ddl scuola, così fortemente contestato dalla totalità dei sindacati, da diverse forze politiche ed anche da parte di alcune frange dello stesso partito democratico, possa essere approvato entro maggio 2015 è veramente da ingenui.
I tempi medi per l’approvazione di un ddl di iniziativa governativa, secondo i dati ufficiali del Senato della Repubblica della scorsa legislatura, sono di 76 giorni al Senato e 47 alla Camera. Quindi si parla di circa 4 mesi e, se questi fossero i tempi anche per il ddl scuola, arriveremmo alla fine del mese di luglio, quando la mobilità annuale e i contingenti per le assunzioni in ruolo per l’anno scolastico 2015-2016 sono nella loro attuazione.
Credere che il Governo Renzi non abbia pensato o non pensi a questa probabile eventualità è ancora una volta da ingenui. Siccome il popolo italiano non è affatto ingenuo, anzi, si può dire che è molto attento ed anche dietrologo, ecco emergere alcune interessanti tesi. Tra queste, c’è anche chi pensa che, la virata dall’annunciatissimo decreto legge sulla scuola al più ragionevole e tranquillo disegno di legge, sia un ragionatissimo e perfido bluff. Quale sarebbe questo bluff? Quello di costituirsi l’alibi, cagionato dalle lungaggini parlamentari, chiamate da Davide Faraone con l’epiteto: “la palude parlamentare”, per le mancate 100 mila assunzioni a partire dal primo settembre 2015. Quindi se il ddl tarda a diventare legge, le assunzioni di massa salteranno, e di chi sarà la colpa? Di quella palude che si chiama “Parlamento”, capace anche di emendare una legge ritenuta sbagliata piuttosto che inchinarsi al Faraone. Ma forse l’impantanarsi del ddl in Parlamento è proprio quello in cui spera il Governo. É pensabile una cosa del genere? Eppure aleggia anche questa ipotesi che, a causa di certe sibilline dichiarazioni fatte da qualche esponente politico del partito democratico, potrebbero risultare tutt’altro che peregrine.
Infatti mentre c’è chi, come Faraone, ostenta sicurezza nei tempi parlamentari, sostenendo che si arriverà in breve tempo ad approvare questa legge, e quindi non ha senso un decreto legge ad hoc per le assunzioni, c’è anche chi mette le mani avanti, come la Senatrice Puglisi, che auspica tempi brevi ma vede addensarsi numerose insidie che potrebbero essere d’intralcio al percorso del ddl.
Il tempo sarà galantuomo è smaschererà chi pensa male e fa quindi un gran peccato o chi sta bluffando e sta peccando ancora di più. Maggio oramai è alle porte, non resta che attendere e seguire gli eventi.
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