E sul litorale ligure arriva la matematica da spiaggia
Nell’indagine Ocse-Pisa gli studenti italiani per quanto riguarda la matematica hanno fatto una pessima figura. I nostri ragazzi sembrano non digerirla proprio. Eppure i numeri sono anche divertenti. E, magari lasciati i banchi di scuola, operazioni ed equazioni possono essere compagni ideali di ombrellone, tra un castello di sabbia e l’altro.
Sulle meravigliose coste della spiaggia ligure (come Spotorno, Moneglia e Sarzana) si potrà veramente imparare la matematica senza stare troppo sui libri, ma rimanendo comodamente sdraiati a prendere la tintarella sotto il sole. E’ la nuova iniziativa lanciata da MateFitness, una vera e propria palestra della matematica che ha sede nel Palazzo Ducale di Genova. Il progetto è dal titolo inequivocabile: “Beachmat – la matematica in spiaggia”. Venti giovani animatori, spinti da una passione innata per i numeri, porteranno così la matematica sul litorale ligure e la renderanno accessibile a tutti: piccoli e grandi che siano.
Cecilia Pria, responsabile operativo del progetto, spiega che il tutto si basa su un “intrattenimento intelligente”, una nuova proposta di animazione che ha già suscitato molto interesse da Comuni ed Enti locali.
La giornata tipo di Beachmat è impegnativa. La mattina (dalle 10 alle 13) e il pomeriggio (dalle 14 alle 17,30) c’è l’ animazione “scientifica” in spiaggia per adulti, ragazzi e bambini. Dalle 18 alle 19,30, si possono organizzare a scelta varie attività: dal percorso di sopravvivenza alla caccia al tesoro, o dal “Speed Date matematico” alla “StreetMate”, che sarebbe l’ intrattenimento matematico da strada. E la sera (dalle 21 alle 23) è possibile intrattenersi o con conferenze interattive o con un bel “caffè scientifico”.
Sulle colonne di Popotus, il supplemento per bambini di Avvenire (edizione del 10 luglio 2008), Giuseppe Rosolini, professore ordinario all’Università degli Studi di Genova e direttore scientifico di MateFitness, afferma che è possibile pensare ad un modo nuovo di fare matematica: “l’importante è stimolare la curiosità e il desiderio di mettersi alla prova, è vero che quando ci si trova di fronte a numeri e operazioni matematiche scatta, quasi naturalmente, il timore di sbagliare. Ma questo non accade quando ci si accosta alla materia per divertimento. Quando matematica e gioco si incontrano, svanisce ogni timore e scatta il desiderio di imparare sempre di più”.
Messi da parte secchielli e palette, alla fine un po’ di salutare matematica sotto l’ombrellone non fa per niente male. E se i numeri fossero il nuovo trend di questa estate 2008? Chissà. Può darsi.